La dieta degli uomini durante l'età della pietra era principalmente vegana: l'inaspettata scoperta

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di Francesca Argentati

06 Maggio 2024

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Un nuovo studio ha scoperto qualcosa che va in "contro tendenza" rispetto a ciò che si pensava di sapere sulla dieta degli uomini delle caverne: stando a quanto riportato, sarebbe stata prevalentemente vegana.

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Paleolitico e dieta Paleo

Un nuovo studio, condotto da un team intercontinentale di ricercatori, ha messo in luce nuovi dettagli riguardo all'alimentazione seguita durante l'età della pietra: l'uomo, a quel tempo, sarebbe stato per lo più vegano. Se fino a questo momento abbiamo immaginato i primitivi uomini delle caverne intenti a consumare carne grazie alla caccia e all'uso del fuoco, in realtà le cose potrebbero non essere andate proprio così.

Stando a quanto si conosceva finora, nel Paleolitico, risalente a oltre due milioni di anni fa, vigeva quella che viene definita dieta Paleo. La Harvard School of Public Health, infatti, sostiene che coloro che abitarono la Terra molto prima di noi avevano a disposizione degli strumenti in pietra molto semplici e rudimentali, troppo per riuscire a coltivare e lavorare le piante. Così, si limitavano ad attività come la pesca, la caccia e la raccolta di frutta e piante selvatiche per nutrirsi e ricavare le proteine necessarie. Tuttavia, la nuova ricerca ha smentito questa teoria: diversi elementi supportano l'idea che alla base della dieta di alcuni nostri predecessori ci fossero proprio i vegetali.

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L'uomo delle caverne si nutriva di vegetali e coltivava cereali

Una esposizione al museo di Neanderthal

Martyman (2D recreation)/Wikimedia commons - CC BY-SA 3.0 DEED

I ricercatori hanno preso in considerazione Taforalt, una grotta del Marocco, nel nord Africa, che ha circa 15.000 anni. Il team ha esaminato i resti appartenenti al gruppo degli iberomaurusiani del tardo Paleolitico e, attraverso un metodo chiamato analisi degli isotopi stabili, ha ribaltato l'idea che i nostri antenati si nutrissero prevalentemente di carne. Gli alimenti preferiti sembrano essere stati, infatti, legumi, pinoli e ghiande, ma anche mais, segale e barbabietole, che costituivano la parte più significativa della dieta dei cavernicoli.

Zineb Moubtahij, principale autore dello studio, ha spiegato: "La nostra analisi ha mostrato che questi gruppi di cacciatori-raccoglitori includevano una quantità importante di materia vegetale, piante selvatiche nella loro alimentazione, il che ha cambiato la nostra comprensione della dieta delle popolazioni pre-agricole."
Inoltre, lo studio ha messo in luce che questa popolazione escogitò metodi per coltivare e raccogliere i frutti della terra migliaia di anni prima della rivoluzione agricola. I cacciatori-raccoglitori, infatti, "si dedicavano anche alle prime forme di coltivazione delle piante, come la semina e la raccolta intenzionale di cereali selvatici. Questa pratica probabilmente ha aperto la strada allo sviluppo dell’agricoltura nella regione" si legge nello studio.

La dieta vegana di popolazioni pre-agricole

Pexels

In definitiva, i ricercatori hanno evidenziato l'importanza della prevalenza delle piante nell'alimentazione dei cavernicoli di Taforalt, "mentre le risorse animali venivano consumate in una proporzione inferiore rispetto ad altri siti del Paleolitico superiore."

Il team si sposterà in altri siti paleolitici del Nord Africa, impiegando strumenti all'avanguardia per continuare e esaminare le antiche abitudini alimentari e il loro impatto sull'evoluzione dell'uomo. Alcuni dei nostri antenati dell'età della pietra, quindi, non seguivano la dieta Paleo in uso fino al 2000 a.C., che prevedeva il consumo di "carni magre, pesce, frutta, verdura, noci e semi", come riporta l'HSPH, ma erano principalmente vegani, sebbene un ruolo così centrale di vegetali in una popolazione pre-agricola sia piuttosto insolita, come sottolineano i ricercatori.

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