Avere un figlio maschio farebbe invecchiare di più i genitori: lo studio

di Matteo Cicarelli

16 Giugno 2023

Avere un figlio maschio farebbe invecchiare di più i genitori: lo studio
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Avere un figlio è una grandissima gioia, ma allo stesso tempo si è consci delle grandi responsabilità che si devono assumere. Dal momento in cui si sente il primo vagito di un piccolo, si prende consapevolezza che si dovranno passare notti insonni a farlo smettere di piangere, a giocare con lui ogni volta che lo desidera e fare attenzione che non si faccia male. I primi anni di vita sono i più complessi, servirebbero molti occhi per poterlo controllare al meglio.

Di solito si pensa che avere dei figli sia stancante, indipendentemente dal genere. Uno studio, invece, ha rivelato che avere un figlio maschio farebbe invecchiare più velocemente rispetto ad avere una femmina. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

via National Library of Medicine

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Pexels - Not the actual photo

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Uno studio compiuto dalla National Library of Medicine ha deciso di indagare in modo approfondito la questione per comprendere se il comportamento dei bambini influisse sull'invecchiamento dei genitori, ma soprattutto se il genere del piccolo influisse su tutto ciò. A quanto pare sì: crescere un ragazzo sembrerebbe, di solito, più estenuante e diminuirebbe le capacità cognitive sia del padre che della madre.

Nel corso dello studio sono stati intervistati 13.000 adulti, la cui caratteristica principale era quella di avere almeno un figlio. La maggior parte dei partecipanti però erano donne, circa il 62%.

Tutte le analisi hanno fatto sì che emergesse un dato, ovvero che avere dei figli maschi fa invecchiare più velocemente rispetto ad avere delle figlie, perché influirebbero in modo negativo e dannoso sull'aspetto cognitivo dei genitori. È emerso, anche, che coloro che hanno più figli maschi incorrono in un declino più veloce rispetto a coloro che avevano solo figlie.

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Gli scienziati non capiscono esattamente come sia possibile che avvenga tutto ciò, ma affermano che non ci sarebbero spiegazioni biologiche: l'unico motivo possibile è il modo che hanno di interagire i genitori con i propri ragazzi. Quindi tutto sembrerebbe dovuto da un fattore sociale.

Lo studio naturalmente non è generalizzante. Infatti, si deve tenere conto che sono stati intervistati esclusivamente genitori americani, che quindi hanno comportamenti sociali diversi rispetto a quelli degli altri Paesi.

Cosa ne pensi, credi sia possibile un'affermazione del genere?

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