La mappa più antica della Gran Bretagna rivela l'esistenza di una "Atlantide gallese"

di Matteo Cicarelli

30 Agosto 2022

La mappa più antica della Gran Bretagna rivela l'esistenza di una "Atlantide gallese"
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Atlantide è il nome di un'isola sprofondata nel mare, che secondo Platone si sarebbe trovata oltre le colonne d'Ercole. Nel Timeo, il filosofo greco, racconta di come quest'isola fosse una vera e propria potenza marittima, ma dopo non essere riuscita a conquistare Atene, Poseidone ha deciso di farla inghiottire dalle acque. A quanto pare, però, è esistita, anche, un'Atlantide al largo della costa gallese, più precisamente tra Aberystwyth e Aberdovey.

Una mappa medievale, la più antica della Gran Bretagna (di circa 800 anni fa) conservata nella biblioteca di Oxford, testimonia l'esistenza di un'isola gallese, che sarebbe stata sommersa dal mare. A supporto di questa tesi ci sono anche gli scritti del geografo e cartografo Tolomeo. Nei suoi testi viene rivelato, che la costa gallese si sarebbe estesa, di circa 10 km più a ovest di quanto non sia oggi. Anche, la leggenda di Cantre'r Gwaelod narra di un territorio che sarebbe stato inghiottito dalle acque.

via Independent

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Wikimedia Commons

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Questa mappa, denominata del Gough, rivelerebbe la presenza di territori che non ci sono più. L'enigmatica vicenda è stata spiegata da Simon HaslettDavid Willis. I due studiosi hanno analizzato la mappa, i racconti e i fenomeni geofisici. Tutto ciò ha permesso loro di trovare una spiegazione.

Un tempo la costa del Galles si estendeva sul mare molto di più rispetto ad oggi. Questo territorio, circa 10.000 anni fa, era sormontato da depositi glaciali. I fenomeni atmosferici, però, oltre ad erodere il ghiaccio depositato hanno, anche, permesso il distaccamento di questa zona dal resto della costa, dando vita a un'isola. Tutto questo non ha fatto altro che abbassare il livello del paesaggio, fino a farlo sparire sotto la superficie dell'acqua.  

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Heikki Immonen/Wikimedia Commons

Heikki Immonen/Wikimedia Commons

Questa scoperta potrebbe anche fare luce sui vari racconti folkloristici gallesi. Alcuni di questi narrano di fenomeni atmosferici e acquatici forti e improvvisi, altri che un tempo fosse stato possibile camminare tra terre separate dal mare. La mappa, secondo gli studiosi, è ben fatta per gli strumenti dell'epoca, ma non è detto che rispecchi la realtà. Quelle di Haslett e Willis, per ora sono, solo teorie. I cartografi, infatti, potrebbero essere stati influenzati dalle numerose leggende. 

Voi cosa ne pensate di quest'isola? Sarà esistita veramente oppure è solo frutto di affascinanti racconti folkloristici?

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