Gli scienziati ritrovano una creatura preistorica conservata nell'ambra: è un "ragno" con la coda di uno scorpione

di Marta Mastrogiovanni

09 Maggio 2020

Gli scienziati ritrovano una creatura preistorica conservata nell'ambra: è un "ragno" con la coda di uno scorpione
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Le foreste dell'attuale Birmania sono ricchissime di un elemento naturale molto prezioso, in grado di conservare per milioni di anni esemplari di creature estinte. Si tratta della resina fossile, ovvero dell'ambra che, questa volta, ha consegnato a gruppi di scienziati, un reperto alquanto prezioso che testimonia una tappa importante dell'evoluzione degli aracnidi. Si tratta di una "creatura" che è per metà un ragno e per metà uno scorpione: questo tipo di aracnide, infatti, possiede una coda mobile che risulta essere più lunga del suo corpo.

via The New York Times

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Reddit

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Gruppi indipendenti di ricercatori hanno studiato, in particolare, 4 esemplari di aracnidi risalenti a 100 milioni di anni fa, ossia durante il Cretaceo, sottolineando l'importanza dell'incredibile testimonianza che ad oggi risulta preservata quasi perfettamente nell'ambra.

Si chiama Chimerarachne yingi e sembra proprio il nostro incubo peggiore che diventa realtà: una creatura con 8 zampe, denti e una coda lunghissima che ricorda quella di uno scorpione. Nonostante si tratti di un esemplare dalle dimensioni molto piccole (2.5 millimetri), la sua coda è lunga quasi il doppio del suo corpo. Eppure, questa creaturina preistorica, non è esattamente un ragno, nonostante abbia 8 zampe, perché possiede anche una coda. Gli scienziati sostengono che, probabilmente, questa coda venisse usata come un'antenna, utile forse a sondare l'ambiente che li circondava.

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University of Kansas

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Si tratta di una scoperta piuttosto importante perché, sebbene fossero già stati scoperti ragni con la coda, questi di cui vi stiamo parlando sono i primi esemplari di aracnidi con una coda e, al tempo stesso, le filiere da cui secernono la loro ragnatela. Sembrerebbe, dunque, uno step intermedio nell'evoluzione della specie. Nonostante la presenza delle filiere, però, gli scienziati sono scettici sul fatto che i Chimerarachne yingi costruissero le ragnatele come i ragni moderni e, forse, basandosi sulle loro ricerche, le secrezioni avevano altri scopi.

Sicuramente, altri studi futuri riusciranno a far luce con maggiore chiarezza sull'evoluzione dei ragni e, in particolare, di queste creature "intermedie".

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