Giocare con il tablet per più di due ore al giorno nuoce allo sviluppo cognitivo dei bambini

di Laura Gagliardi

30 Settembre 2018

Giocare con il tablet per più di due ore al giorno nuoce allo sviluppo cognitivo dei bambini
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La tecnologia mira a facilitare la nostra vita quotidiana, a patto però che se ne faccia un uso corretto; in caso contrario, infatti, può condurre a risultati controproducenti e nocivi.

È il caso dell'utilizzo di tablet, smartphone ed in generale di tutti gli schermi ricreativi da parte dei bambini. Se da un lato questi strumenti sembrano rappresentare un valido supporto per i genitori nel calmare e distrarre i propri pargoli più scatenati, dall'altra è bene non abusarne, pena un sano sviluppo del bambino.

Ecco quali sono i rischi e come salvaguardare il benessere dei propri figli.

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Marcus Kwan/flickr

Marcus Kwan/flickr

Uno studio canadese pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health ha voluto indagare la relazione tra il tempo dedicato a determinate attività quotidiane - sonno, sport e schermi ricreativi -  e lo sviluppo cognitivo e fisico dei bambini, rilevando al contempo quale sia l'aderenza alle Linee Guida canadesi - che raccomandano 9-11 ore di sonno, meno di 2 ore di tempo ricreativo sullo schermo, e almeno un'ora di attività fisica al giorno. 

Infatti, come afferma Jeremy Walsh - il dottore che ha guidato lo studio presso il Research Institute di Ottawa - "l'evidenza suggerisce che il buon sonno e l'attività fisica sono associati a migliori prestazioni accademiche, mentre l'attività fisica è anche legata a migliori tempi di reazione, attenzione, memoria e inibizione".

La ricerca ha coinvolto 4.500 bambini statunitensi di età compresa fra 8 - 11 anni ed i loro genitori, entrambi sottoposti a questionari e test per stimare i tempi destinati a sonno, attività fisica, schermo; inoltre i bambini hanno completato un test cognitivo per valutarne le abilità linguistiche, la memoria episodica, la funzione esecutiva, l'attenzione, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione. Lo studio ha poi preso in considerazione le differenze di reddito familiare, educazione genitoriale ed infantile, sviluppo puberale, indice di massa corporea ed eventuali traumi fisici del bambino.

I risultati hanno rilevato che:

  • un terzo dei bambini non soddisfa nessuna delle linee guida;
  • il 51% ha soddisfatto la raccomandazione sul sonno;
  • il 37% rispetta l'indicazione sullo schermo;
  • il 18% dedica almeno un'ora al giorno all'attività fisica;
  • solo il 5% dei bambini soddisfa però tutte e tre le raccomandazioni.

In generale, all'aumentare del numero di raccomandazioni individuali soddisfatte, cresce anche il livello di sviluppo cognitivo del bambino, soprattutto se riguarda il tempo trascorso su di un tablet e quello dedicato al sonno. L'attività fisica da sola, invece, mostra una correlazione più evidente per quanto concerne la salute, ma non con la sfera cognitiva.

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Intel Free Press/flickr

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Nello specifico "più di due ore di tempo ricreativo per lo schermo nei bambini sono associate a uno sviluppo cognitivo più scadente", dichiara il dottor Walsh, che afferma come siano ora necessari ulteriori studi a tal proposito, in particolare sul tipo di attività offerta dal tablet.

"Se il contenuto è educativo o di intrattenimento e se richiede attenzione o coinvolge il multitasking, si dovrebbero promuovere la limitazione del tempo di visione ricreativa e la definizione di routine di sonno sano durante l'infanzia e l'adolescenza."

Passare troppo tempo - ovvero più di due ore - su un tablet sarebbe dunque nocivo per lo sviluppo cerebrale dei ragazzi.

Un'ulteriore spiegazione ce la fornisce il dottor Eduardo Esteban Bustamante, dell'università dell'Illinois, asserendo che questa attività interrompe in maniera malsana il ciclo di stress - recupero necessario alla crescita dei bambini - ovvero "ogni minuto trascorso sullo schermo necessariamente sottrae un minuto al sonno o ad altre attività cognitive. In caso di utilizzo serale, questo spostamento può anche essere aggravato dal fatto di peggiorare la qualità del sonno".

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