I migliori consigli che gli psicologi hanno dato nel tempo

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di Claudia Melucci

13 Marzo 2018

I migliori consigli che gli psicologi hanno dato nel tempo
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Tutti noi conosciamo l'importanza che hanno avuto personaggi come Freud e Jung nella creazione di quella che si può definire la 'psicologia moderna'. Ancora oggi, però, non riusciamo a liberarci di un giudizio totalmente errato, ovvero quello che considera lo psicologo una figura che cura le persone con problemi mentali, 'malate'.

Gli psicologi aiutano a vedere i propri problemi da un punto di vista differente, altre volte aiutano a far emergere delle problematiche che non vengono riconosciute tali, aiutano a capire cosa succede e come gestire al meglio determinate situazioni.

Se vi state chiedendo in che modo le parole di un estraneo possano dare una mano, leggete questi consigli che gli psicologi avanzano nei confronti dei propri pazienti, ma che sono utili davvero a tutti. 

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I migliori consigli che gli psicologi hanno dato nel tempo - 1

  1. Non paragonare i tuoi periodi tristi con quelli felici delle altre persone.
    In questa epoca 'social', tutti noi siamo portati a condividere momenti della nostra vita privata con una moltitudine indefinita di persone. Il più delle volte, quella che emerge dai post e dalle foto pubblicate sui social è una vita molto diversa da quella che si vive realmente.
    Non ti deprimere perché tu stai attraversando un momento triste, quando invece altre persone sembrano godere di una grande gioia. Tutti abbiamo delle difficoltà da affrontare, che non emergono in alcun modo da ciò che si pubblica sui social. 

  2. Elimina la parola 'dovrei' dal tuo vocabolario.
    Smetti di importi sempre dei doveri. Fermati a riflettere se stai chiedendo troppo a te stesso. Illuderti di raggiungere degli obiettivi chiaramente irrealizzabili non farà altro che procurarti scoraggiamento. 
    Fissa degli obiettivi raggiungibili, fai del tuo meglio, e se non ci riesci non te la prendere. Siamo umani, non robot.

  3. Non preoccuparti di ciò che non puoi controllare.
    Questa regola è valida soprattutto se riguarda le persone. Vivere in un perenne stato di preoccupazione ti impedisce di vivere a fondo la tua vita. Cosa c'è di peggio che essere preoccupati per ciò che non è possibile controllare?

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muffinn/Flickr

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4. Smettila di pensare a tutto ciò che di brutto può accadere.
Gli psicologi affermano che "l'ansia sovrastima il rischio e sottovaluta la tua capacità di agire". In altre parole, l'ansia fa vedere una realtà distorta, ben più grave e complicata, e crea un senso di incapacità. 
Uscire da questo stato di ansia significa tornare a comprendere che si hanno tutti i mezzi per risolvere una situazione, per quanto possa essere complicato.

5. Le persone non possono sfruttarti all'infinito.
Non puoi fare in modo che gli altri si approfittino di te: non puoi essere il lavandino in cui tutti scaricano ciò che non piace loro. Sei tu a dover decidere quando e come aiutare una persona, senza dimenticare la tua persona e la tua dignità, che hanno sempre la priorità. Hai il diritto ed i pieni poteri di dire 'no' tutte le volte che vuoi.

6. Non puoi cambiare le persone, ma puoi cambiare il modo in cui interagisci con loro.
Non puoi pretendere di avere il controllo sulle vite delle altre persone e poter cambiare quest'ultime. Tu sei solo responsabile della tua vita. Se hai dei problemi con una persona, invece di cercare di cambiarla, modifica il modo in cui ti relazione con essa.

cea +/Flickr

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 7. Tu sei pensieri, emozioni e comportamento.
Dentro di te, questi tre elementi si combinano incessantemente: i tuoi pensieri influenzano le tue emozioni e le tue emozioni determinano i comportamenti, e viceversa. Se le tue emozioni sono negative, puoi agire su di esse cambiando il modo di pensare. Se riuscirai a cambiare il modo in cui vedi il mondo, cambierai infine i tuoi comportamenti. 

8. Permettiti di fallire.
La perfezione non esiste. Fallire non ti farà essere un fallito, o una persona cattiva. Anzi, ti permetterà di conoscere i tuoi limiti ed in futuro di agire entro i tuoi limiti, in modo da evitare un altro fallimento. Non accettare i propri limiti ti farà essere una persona perennemente frustrata.

9. Dove sei non determina ciò che sei.
Questo è un concetto che di sicuro aiuterà molte persone. Il luogo, o la condizione, in cui ti trovi, non ti caratterizza in alcun modo: essere disoccupato non fa di te una persona inutile, essere triste non ti rende una persona debole. Spesso i nostri malesseri sono invece causati dalla credenza per cui la condizione in cui ci troviamo dà la forma alla nostra personalità, ma non è così. 

 

Avete trovato utili questi consigli? Pensate che sia utile rivolgersi ad uno psicologo? Fatecelo sapere!

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