Private dell'infanzia e di ogni diritto: ecco cosa vuol dire essere una sposa bambina

di Anna Brunelli

27 Luglio 2016

Private dell'infanzia e di ogni diritto: ecco cosa vuol dire essere una sposa bambina
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Secondo le stime delle Nazioni Unite nel mondo ci sono oltre 60 milioni di "spose bambine", ragazze giovanissime che vengono obbligate a sposarsi prima di aver compiuto i 15 anni.

Il fenomeno è diffuso soprattutto nei paesi più poveri, dove sono le stesse famiglie a vendere le figlie, privandole per sempre dell'infanzia e della libertà.

I dati sono allarmanti, ecco perché abbiamo pensato di contribuire nel nostro piccolo alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul fenomeno.

Immagini: Stephanie Sinclair

via National Geographic

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"Il matrimonio precoce spesso comporta per una ragazza l'abbandono della scuola", spiega Anju Malhotra, responsabile della sezione Genere e Diritti dell'UNICEF

"Il matrimonio precoce spesso comporta per una ragazza l'abbandono della scuola", spiega Anju Malhotra, responsabile della sezione Genere e Diritti dell'UNICEF

Stephanie Sinclair

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"Nelle comunità dove la pratica è diffusa, sposare una bambina è parte di una serie di norme sociali e atteggiamenti che riflettono il basso valore dato ai diritti umani"

"Nelle comunità dove la pratica è diffusa, sposare una bambina è parte di una serie di norme sociali e atteggiamenti che riflettono il basso valore dato ai diritti umani"

Le giovanissime rischiano più di una donna adulta di morire di parto o di subire complicazioni legate alla nascita dei figli

Le giovanissime rischiano più di una donna adulta di morire di parto o di subire complicazioni legate alla nascita dei figli

Le ragazze tra i 10 e i 14 anni di età, infatti, hanno probabilità 5 volte maggiori di morire durante la gravidanza e il parto.

Inoltre, subiscono spesso maltrattamenti, abusi e vengono private della possibilità di ricevere un'istruzione

Inoltre, subiscono spesso maltrattamenti, abusi e vengono private della possibilità di ricevere un'istruzione

Secondo il più recente rapporto dell'UNICEF, nel mondo ci sono più di 700 milioni di donne che si sono sposate prima dei 18 anni, il 17% delle quali vive in Africa

Secondo il più recente rapporto dell'UNICEF, nel mondo ci sono più di 700 milioni di donne che si sono sposate prima dei 18 anni, il 17% delle quali vive in Africa

Il grande numero delle bambine coinvolte, e ciò che rappresenta in termini di infanzie perdute e futuri distrutti, sottolinea l'urgenza di mettere al bando la pratica del matrimonio infantile - ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale dell'UNICEF - I dati sono chiari nel mostrare che per porre fine al matrimonio infantile sono necessari interventi maggiormente indirizzati a raggiungere le bambine più povere e marginalizzate, con un'istruzione di qualità e l'offerta di altri servizi di protezione. Sono in gioco le loro vite e il futuro delle loro comunità. Ogni sposa bambina rappresenta una tragedia individuale. Un aumento del loro numero è intollerabile.

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Il matrimonio precoce è una violazione dei diritti umani, che costringe bambine ed adolescenti ad assumersi le responsabilità legate al matrimonio senza avere l'adeguata maturità né la possibilità di scegliere, destinandole ad una vita di abusi

Il matrimonio precoce è una violazione dei diritti umani, che costringe bambine ed adolescenti ad assumersi le responsabilità legate al matrimonio senza avere l'adeguata maturità né la possibilità di scegliere, destinandole ad una vita di abusi

Il 2 luglio 2015, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato la prima Risoluzione sulla prevenzione e l'eliminazione dei matrimoni precoci

Il 2 luglio 2015, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato la prima Risoluzione sulla prevenzione e l'eliminazione dei matrimoni precoci

Nello stesso periodo l'Unione Africana ha lanciato in tutto il continente una campagna per porre fine al fenomeno

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E noi che cosa possiamo fare?

E noi che cosa possiamo fare?

L'organizzazione non governativa Amnesty International, che dal 1961 è impegnata nella difesa dei diritti umani, ha lanciato la campagna #maipiùsposebambine, allo scopo di persuadere il governo del Burkina Faso a far rispettare le leggi che vietano i matrimoni precoci.

Potete firmare la petizione qui.

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