I semi di questo frutto comune non andrebbero mangiati: il motivo per cui è meglio evitarli

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di Francesca Argentati

06 Luglio 2023

I semi di questo frutto comune non andrebbero mangiati: il motivo per cui è meglio evitarli
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I semi che troviamo in alcuni alimenti fanno parte della categoria degli "smartfood", ovvero quei cibi che contengono una combinazione di proprietà nutrizionali particolarmente salutari. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni da tenere in considerazioni e verso le quali i ricercatori consigliano di prestare attenzione per evitare l'insorgere di conseguenze problematiche. Vediamo di quali si tratta.

via Medical News Today

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I semi svolgono un ruolo importante:

I semi svolgono un ruolo importante:

Pixabay

I semi sono una categoria importante all'interno di un'alimentazione sana ed equilibrata, poiché contengono una vasta gamma di nutrienti molto salutari per il nostro organismo. Solitamente utilizzati come condimento di piatti già completi, le loro peculiarità sono ancora poco conosciute in termini di benefici se introdotti nella dieta.
Infatti, contengono omega-3, che sono acidi grassi sani, che favoriscono la salute cardiovascolare, oltre a contenere moltissimi antiossidanti. Inoltre, sono ricchi di fibre che migliorano la digestione e la regolarità intestinale, oltre a fornire minerali come ferro e magnesio.

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Non tutti i semi sono uguali:

Non tutti i semi sono uguali:

Curioctopus

In cucina, possono essere sfruttati come aggiuntivi per insalate e yogurt, ma anche inseriti nella preaparazione di pane, biscotti e altri piatti. Per ottenere i loro massimi benefici, è preferibile consumarli così come si presentano, al naturale, senza aggiungere troppo sale né tostarli.


I semi di zucca, ad esempio, oltre a essere ricchi di vitamina C, contengono un amminoacido essenziale chiamato triptofano, coinvolto nella produzione della serotonina, il neurotrasmettitore che ci dona il buonumore, mentre i semi di lino sono utili per contrastare la stanchezza e abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, come riporta questo studio.


Consumare questi alimenti preziosi singolarmente, senza mescolarli ad altri prodotti, può essere di certo un'ottima abitudine alimentare, ma attenzione: un particolare tipo di seme, se mangiato in dosi eccessive, può essere nocivo.

Curioctopus

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Le mele sono molto note per essere uno dei frutti più salutari che ci offre la natura grazie alle loro incredibili proprietà, tra cui vitamine, fibre alimentari e antiossidanti. Tuttavia, i loro semi contengono amigdalina, un composto vegetale che, consumato in grandi quantità, può essere tossico per l'organismo.

L'amigdalina, che fa parte delle difese chimiche dei semi di mela, non rappresenta un pericolo quando quest'ultimi sono intatti, ma nel momento in cui un seme viene rotto o masticato, il composto si degrada in cianuro di idrogeno, una sostanza molto velenosa. Si tratta di minime quantità di cianuro che quindi, stando alla normale quantità di mele consumate al giorno, non comportano alcun rischio.

Oltre che nelle mele, la sua presenza è piuttosto cospicua anche nei semi di albicocca, pesce, mandorle e ciliegie, frutti che appartengono alla famiglia delle Rosacee. Tuttavia, per essere tossici e pericolosi per il corpo umano, devono essere consumati in quantità davvero elevate.


Nonostante il rischio minimo, viene comunque consigliato di eliminare i semi dai pezzi di mela che vengono ingeriti: la tossicità dipende dalla tipologia specifica del frutto e dal peso corporeo individuale, fattori quindi molto variabili.

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