Donna incinta contesta una multa sostenendo che la sua bambina è da considerare come un vero passeggero

di Cristina Conversano

20 Luglio 2022

Donna incinta contesta una multa sostenendo che la sua bambina è da considerare come un vero passeggero
Advertisement

Essere una donna incinta non è semplice. Per nove mesi si porta una vita nel proprio grembo che si ha il compito di accudire, proteggere e tenere in salvo. Spesso, durante gli ultimi mesi, anche le azioni più semplici e comuni diventano difficili da compiere, soprattutto se non si può contare su un aiuto da parte del proprio compagno o della propria famiglia. Perfino guidare l'auto diventa difficile, senza le dovute agevolazioni. 

La donna incinta protagonista di questa storia ha preso una decisione per la sua futura bambina che le è costata una multa. Ha infatti viaggiato su una corsia designata ad auto con più di un passeggero, ma lei sostiene che sua figlia, in quel momento, seppur non ancora nata, contasse come passeggero. 

Ma vediamo come sono andate le cose.

via The Dallas Morning News

Advertisement
Pixabay - Not the actual photo

Pixabay - Not the actual photo

Decidere quando un bimbo ancora nella pancia possa essere considerato un essere vivente a tutti gli effetti è indubbiamente una delle questioni più spinose e controverse. In Texas, Stati Uniti, una donna che guidava nella corsia HOV, ossia quella riservata alle auto con più di un passeggero, ha ricevuto una multa da un vigile che, notata la situazione, ha colto l'anomalia.

La donna ha precisato che sebbene la sua bambina non fosse ancora nata, per lei contava esattamente come qualunque altro passeggero. 

"Un agente ha sbirciato dentro e ha chiesto se ci fosse qualcuno in macchina con me" ha detto la donna. "Ho indicato la mia pancia e ho detto che c'era la mia bambina con me, è una persona!". L'agente, però, ha risposto che per la legge non era così e per viaggiare in quella corsia era necessario che in auto fossero presenti almeno due persone "visibili"

Advertisement
Pixabay - Not the actual photo

Pixabay - Not the actual photo

Secondo la madre, la multa è ingiusta e lotterà affinché le venga riconosciuto il diritto durante la sua apparizione in tribunale. 

La donna, infatti, ritiene che la sua bambina, seppur non ancora nata, sia, a tutti gli effetti, una persona e non trova corretto che lei venga multata perché non è possibile vederla dal vivo. Sicuramente tenterà di vincere la causa, ma ancora non è possibile stabilire se la donna, secondo la Legge, abbia ragione, oppure effettivamente non si possa ancora parlare di un secondo passeggero in auto.

E tu cosa ne pensi?

Advertisement