La leggenda narra che questa pietra contenesse un demone: dopo mille anni, si è spaccata in due

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di Francesca Argentati

09 Marzo 2022

La leggenda narra che questa pietra contenesse un demone: dopo mille anni, si è spaccata in due
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La superstizione è qualcosa legata ad antiche tradizioni popolari, che via via si sono tramandate nel tempo, di generazione in generazione. Le persone si dividono in due categorie: coloro che credono ai fenomeni paranormali e chi invece pensa che queste cose non esistano. In ogni caso, anche l’ultimo degli scettici potrebbe provare un brivido di paura nell’ascoltare storie di terrore o nello scorgere un’ombra misteriosa in piena notte. In fin dei conti, nessuno di noi può sapere realmente quale sia la verità e ciò che non si conosce incute inevitabilmente timore.

Per questo motivo, probabilmente la maggior parte dei cittadini di Nasu, in Giappone, non stanno dormendo sonni tranquilli. Il motivo? Un demone sarebbe uscito dalla sua “prigione” e starebbe circolando indisturbato.

via Daily Star

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ウィキ太郎 Wiki Taro/Wikimedia commons

ウィキ太郎 Wiki Taro/Wikimedia commons

Una roccia di grandi dimensioni, racconta la leggenda popolare, da ben mille anni racchiudeva un’anima malvagia femminile ed estremamente potente.

L’enorme masso si chiama Sessho-seki ed è stata trovato spaccato a metà. Questo significa che il demone è di nuovo libero.

Il mito racconta che la roccia, chiamata anche “Pietra Mortale”, sia in grado di far morire chiunque la tocchi. In origine, il sasso gigante era in realtà il corpo senza vita di una bellissima donna, Tamamo-no-Mae. Prima di morire, si era trasformata in una volpe a nove code per poter attaccare ed eliminare l’imperatore Konoe e conquistare il trono. Un guerriero però riuscì a fermare la creatura, uccidendola. A quel punto, il cadavere mutò ancora forma diventando la grande pietra.

Un monaco buddista si occupò di esorcizzare la roccia e per un millennio Sessho-seki non ha più fatto parlare di sé.

Fin quando, appunto, qualcuno non si è accorto che il masso era diviso in due.

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Le ragioni sono riconducibili al tempo trascorso e agli agenti atmosferici, ma l’evento ha comunque creato una certa preoccupazione tra gli abitanti del posto.

In molti hanno commentato sui social a riguardo, mostrando i propri timori: "Dopo quasi 1.000 anni, la volpe demone è presumibilmente di nuovo a piede libero" ha scritto un utente.

Altri, invece, hanno sdrammatizzato l’episodio, scherzandoci su.

I volontari locali del gruppo Masaharu Sugawar, invece, si sono limitati a dispiacersi per il fatto che un importante simbolo della città si è spezzato e che, semplicemente, il motivo era da ricondursi alla longevità della roccia.

Voi cosa ne pensate? Sareste tranquilli sapendo che un ipotetico demonio potrebbe essere uscito dal suo antico rifugio in cerca di vendetta? 

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