Il "talento" nascosto dei criceti: possono tollerare l'equivalente di 21 bottiglie di vino al giorno

di Irene Grazia Paladino

29 Dicembre 2021

Il "talento" nascosto dei criceti: possono tollerare l'equivalente di 21 bottiglie di vino al giorno
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Gli animali non smettono di affascinarci. Moltissimi ricercatori, nel corso degli anni, hanno dedicato i loro studi agli animali e ai loro bizzarri comportamenti, studiando abitudini e rituali di ogni specie appartenente al regno animale. Sapevi che le femmine di polpo lanciano degli oggetti ai maschi che fanno delle “avances” indesiderate? È proprio così: durante la fase dell’accoppiamento, le femmine di polpo si dimostrano molto selettive, assumendo comportamenti insoliti. Ma non sono gli unici animali a comportarsi in maniera bizzarra: i cani girano su loro stessi nel tentativo di mordere la loro coda, gli orsi si strusciano sui tronchi degli alberi per grattarsi la schiena, le alci calpestano le mele fermentate. Un consulente di terapia intensiva della Bradford Institute for Health Research ci ha spiegato il bizzarro "talento" dei criceti.



via Tom Lawton/Twitter

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Flcikr

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I criceti sono animali domestici molto popolari, nonostante gli animali domestici più famosi siano cani e gatti. Esistono 19 specie di criceti, e queste sono state spesso oggetto di studi scientifici. Molti di questi studi si sono occupati di analizzare la capacità dei criceti di tollerare l’alcol. Il dottore Tom Lawton, in un post pubblicato su Twitter, ha recentemente affrontato proprio questo tema. Lo studioso ha scritto: "In una precedente conversazione con la Dott.ssa Christine Peters, ho scoperto che non tutti conoscono la prodigiosa capacità del criceto per l'alcol. Lo adorano così tanto che preferiscono bere il 15% di etanolo invece dell'acqua e possono tollerare quantità relative che sono pericolose per un essere umano". I criceti possono infatti tollerare il quantitativo di alcol che si trova in 21 bottiglie di vino. Questa capacità si deve al loro fegato, altamente efficiente: riesce a filtrare e ridurre la quantità di alcol che circola poi nel sangue.

 

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Non si tratta di una scoperta nuova: già negli anni ‘60 alcuni ricercatori avevano effettuato degli studi, sia sui criceti che sui topi. Era stato scoperto che i topi potrebbero essere indotti ad assumere alcool attraverso il condizionamento psicologico, e cioè associando uno stimolo incondizionato ad uno stimolo condizionato. I criceti, invece, ingerirebbero alcol alla prima opportunità che gli viene offerta. Un’altra ricerca, invece, sosteneva addirittura che i criceti preferissero l’alcol all’acqua potabile: gli studiosi avevano notato che l’88% dei liquidi ingeriti dagli animali in cattività - e non quindi addomesticati - proveniva proprio dall’alcol, e non dall’acqua. Ma perché questa strana preferenza? La motivazione risiederebbe nelle calorie: l’acqua è priva di calorie, mentre l’alcol fornisce calorie agli animali, che gli consentirebbero di sopravvivere alle temperature più basse. Conoscevi il “talento” dei criceti?

 

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