La fidanzata è in ospedale per il parto: lui porta con sé i videogiochi per ingannare il tempo

di Irene Grazia Paladino

05 Dicembre 2021

La fidanzata è in ospedale per il parto: lui porta con sé i videogiochi per ingannare il tempo
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Il momento del parto è, per molte coppie, un momento ricco di emozioni, spesso contrastanti: si provano euforia, gioia, paura, inadeguatezza, insicurezza e molte altre emozioni. L’arrivo della futura mamma in ospedale segna l’inizio di lunghe ore di attesa, in cui si concentrano tutte queste emozioni: il momento tanto atteso è ormai vicino. Cosa fa, o cosa dovrebbe fare, il futuro papà in queste occasioni? Si spera che il padre stia accanto alla futura mamma, supportandola in un momento non facile. Questa, però, non è la regola e la storia che ti stiamo per raccontare ne è la dimostrazione: a volte, proprio per le lunghe ore di attesa, si sente la necessità di ingannare il tempo, per non farsi sopraffare dalla preoccupazione.

via amberscxtt/TikTok

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amberscxtt/TikTok

amberscxtt/TikTok

Una ragazza di nome Amber, su TikTok, ha condiviso la sua storia: si trovava in ospedale per il parto, e doveva affrontare ben 21 ore di travaglio prima di poter abbracciare il figlio. Le ore di travaglio non sono uguali per tutte le future mamme: c’è chi ha la fortuna di partorire in poche ore e chi, invece, deve resistere per più tempo.

Amber ha scelto però di filmare - con ironia - il comportamento del suo compagno, futuro padre del bimbo: ha portato con sé la sua console di videogiochi, l'ha sistemata nella stanza della donna, e ha iniziato a giocare per ingannare il tempo. Nel video vediamo l’uomo con una coperta sulle spalle, un paio di cuffie alle orecchie e un joystick in mano. Il video ha collezionato, in pochissimo tempo, più di 2 milioni di visualizzazioni, e gli utenti non hanno esitato a commentare l’intera situazione. Non è piaciuto che l’uomo, invece di supportare la compagna in travaglio, sentisse il bisogno di ingannare le lunghe ore con i videogame. Amber, però, ha difeso il compagno dai diversi attacchi ricevuti nei commenti, affermando in altri video di aver dato lei il permesso al suo compagno di portare con sé la console. Non si aspettava infatti - e non pretendeva neanche - che il compagno trascorresse 21 ore stringendole la mano e facendole forza. La donna, nei seguenti video, ha rassicurato gli utenti: il suo compagno è premuroso con lei e con il figlio, e qualche ora trascorsa a giocare ai videogame non rappresenta un problema. E tu? Daresti al tuo compagno la possibilità di giocare alla console nonostante il delicato momento?



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