I millennials: la generazione costretta a condividere casa con altri perché vivere soli è troppo costoso

di Marcello Becca

28 Ottobre 2021

I millennials: la generazione costretta a condividere casa con altri perché vivere soli è troppo costoso
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Negli Stati Uniti - e non solo - la tendenza è in crescita e sempre più chiara. I prezzi degli appartamenti sono così alti da non poter più essere avvicinabili da persone sole e magari con una prima occupazione.

Così gli studenti, al termine dei loro studi, si sono organizzati per acquistare immobili in comune da condividere. In questo modo - dimezzando il prezzo d’acquisto - sono in grado di diventare proprietari di una casa loro. Allo stesso tempo, si inaugura una modalità di vita diversa basata sul gruppo e sulla condivisione dato che tutti gli spazi sono vissuti in comune con altre persone.

via millennialbuilders

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ochovio/Flickr

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L’attuale situazione immobiliare ha portato i prezzi degli immobili a un picco tale da non essere più alla portata di moltissime fasce della popolazione. Tra i primi a risentirne sono proprio i Millennials che stanno finendo di studiare e cominciano a crearsi una loro autonomia. Questo è vero in tutto il mondo, ma negli Usa ha assunto proporzioni tali da spingere i giovani a effettuare acquisti immobiliari comuni: i vecchi compagni di studi raccolgono un piccolo capitale e lo investono insieme in una casa che potranno condividere senza pagare un affitto.

Insomma, i millennials che comprano casa per la prima volta stanno trovando un escamotage per sfuggire alla crisi immobiliare di oggi: comprare una casa con i loro amici. La nuova generazione si sta rivolgendo al co-buying come a un modo per superare gli ostacoli economici e culturali che non permettono di diventare proprietari di casa, come riporta Alex Janin del Wall Street Journal. Secondo questo giornalista si tratta di una tendenza pre-pandemica, in gran parte accelerata dal desiderio di lavoro a distanza e da un mercato immobiliare super costoso.

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matt harvey/Flickr

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Questa generazione ha tempi diversi da quelle che l’hanno preceduta: il matrimonio e la famiglia sono considerate tappe successive a quella di essere sistemati finanziariamente. Una decisione collettiva che sta contribuendo alla diminuzione dei tassi di matrimonio e di natalità in un mondo di genitori sempre più anziani e di anziani sempre più “anziani”.

I millennials hanno molte più opzioni e non devono sistemarsi così presto come ci si aspettava dalle persone delle generazioni precedenti", è stato osservato dal professore associato di psicologia all'Emmanuel College Clare Mehta. “Certo, la proprietà della casa è l'unica pietra miliare che rimane importante per questa generazione. Per quasi tre quarti dei millennials intervistati in uno studio della Bank of America Research, è più importante questo acquisto di sposarsi e di avere figli. Tutto ciò spiega in parte perché più coppie di millennial stanno comprando case insieme prima di avere una relazione ufficialmente solida”.

Un modello abitativo che mette i giovani di fronte a scelte effettuate per necessità e per contrastare una situazione che, si spera, possa andare a migliorare in futuro.

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