Ti svegli sempre alle 3 di notte con tanti pensieri? Gli psicologi spiegano il perché

di Marcello Becca

23 Ottobre 2021

Ti svegli sempre alle 3 di notte con tanti pensieri? Gli psicologi spiegano il perché
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Le prime ore del mattino sono lo spazio oscuro degli insonni. Le tre del mattino, in particolare, sono un’ora difficile una volta svegli: i pensieri sembrano essere un fiume in piena da cui è impossibile avere tregua. A peggiorare le cose è la natura di questi pensieri, spesso di tipo catastrofica o distruttiva. Ma perchè? Perché si verifica questo fenomeno e quali soluzioni si possono adottare? Uno psicologo - che soffre anche lui di questo spiacevole disturbo - racconta in rete motivi e soluzioni che adotta lui in quel difficile frangente della notte.

via Healthline

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Alyssa L. Miller/Flickr

Alyssa L. Miller/Flickr

Chi si sveglia alle tre del mattino lo sa già: è il momento in cui tutti i pensieri peggiori prendono forma nel buio. Sorprendentemente, però, le preoccupazioni della notte svaniscono alla luce del giorno, dimostrando che le riflessioni fatte alle tre del mattino erano completamente irrazionali e improduttiveMa perché accade tutto questo?

Da un punto di vista prettamente fisico, in una normale notte di sonno, la nostra neurobiologia raggiunge un punto di svolta intorno alle 3 o 4 del mattino. La temperatura corporea comincia a salire, l'impulso del sonno si sta riducendo perché abbiamo dormito da qualche ora, la secrezione dell'ormone del sonno melatonina ha raggiunto il suo picco e i livelli dell’ormone dello stress, il cortisolo, stanno aumentando mentre il corpo si prepara a lanciarsi nella giornata.

Del resto è anche vero che sono molte le volte in cui ci svegliamo durante la notte senza troppo accorgercene, dato che il sonno leggero è più comune nella seconda metà della notte. Quando dormiamo bene, infatti, siamo semplicemente inconsapevoli di questi risvegli. Ora però, aggiungete a questi risvegli un po' di stress e come risultato avrete dei risvegli pieni di agitazione in cui si vive uno stato pienamente consapevoli di sé stessi.

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Taber Andrew Bain/Flickr

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Lo stress, infatti, è una delle cause principali dei nostri malesseri. Ovviamente, più si accumula stress durante la giornata, più si avranno ripercussioni durante la notte. Ecco quindi, che si passa rapidamente da una fase di sonno "rem" ad una fase di sonno leggero in cui però i nostri pensieri cominciano a fluire liberamente nella nostra mente. Paradossalmente, la stessa preoccupazione di essere svegli quando si "dovrebbe" dormire può generare ansia. Una situazione molto difficile da gestire dato che più cerchiamo di addormentarci, più stimoliamo la nostra mente a pensare. 

Durante questa fase del sonno, nel bel mezzo della notte, siamo in uno stato di "bassa energia" sia dal punto di vista fisico, sia da quello cognitivo. In poche parole, sentiamo la mancanza di ciò che ci fa sentire più sicuri come le connessioni sociali che ovviamente non sono disponibili in quel momento. Senza la vicinanza delle persone, siamo lasciati soli al buio con i nostri pensieri. Insomma, ci sentiamo vulnerabili. Quindi la mente ha in parte ragione quando conclude che i problemi che ha generato sono irrisolvibili - alle tre del mattino, la maggior parte dei problemi lo sarebbe letteralmente.

Una volta che il sole è sorto, però, tutte le tragedie che ci parevano assolutamente irrisolvibili nel cuore della notte, vengono messe in prospettiva. La luce disperde le preoccupazioni e le soluzioni appaiono evidenti. Non solo. Non possiamo credere di aver perso tempo nel vivere un dramma che non si è concretizzato. Come ovviare a questo problema mattutino?

Sono in molti oggi a praticare la meditazione mindfulness per affrontare i risvegli delle tre del mattino. Ma come si pratica?

Si porta la propria attenzione ai propri sensi e, in particolare, al suono del respiro. Quando i pensieri sopraggiungono, occorre riporre delicatamente la propria attenzione al suono del respiro. A volte questa meditazione funziona, a volte no. Per chi è ancora preso dai pensieri negativi dopo 15 o 20 minuti, è bene seguire i consigli della nonna, alzarsi, bere un po’ di latte caldo e leggere qualche pagina di un buon libro.

 

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