5 trucchi psicologici che i ristoranti usano nel loro menu per vendere di più

di Irene Grazia Paladino

25 Giugno 2021

5 trucchi psicologici che i ristoranti usano nel loro menu per vendere di più
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Quando andiamo ad un ristorante, apriamo il menù pensando di avere possibilità di scelta. È davvero così? Certamente sì, ma molto spesso non ci rendiamo conto che il menù è strutturato in modo strategico affinché i consumatori siano portati a spendere e a scegliere alcuni piatti invece di altri. Si tratta di trucchi psicologici, applicati al marketing, che operano al livello subconscio e hanno un duplice scopo: permettere al ristorante di guadagnare di più dando allo stesso tempo al consumatore la percezione di aver risparmiato. Vediamo quali sono alcuni di questi trucchi.

via modernrestaurantmanagement

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1. Propongono opzioni limitate.

1. Propongono opzioni limitate.

Nienke Broeksema Unsplash

I migliori menu – e per “migliori” intendiamo quelli strategicamente studiati – limitano la tua possibilità di scelta. Alcuni studi hanno dimostrato che più opzioni abbiamo, più ansia proviamo. Con troppi piatti in menu il consumatore rischia di confondersi, mentre mantenere un menu snello porterà i clienti a scegliere più rapidamente e ad essere convinti della propria scelta. Si dice che il numero perfetto sia il 7 per ogni categoria alimentare: 7 antipasti, 7 primi, 7 secondi e così via.

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2. Usano "prodotti civetta".

2. Usano "prodotti civetta".

Sergio Alves Santos Unsplash

Con questo trucco, nel menu troverai un prodotto poco appetibile – molto probabilmente per il suo prezzo – che serve proprio per rendere accattivante un altro prodotto. Se una bibita da 33 ml costa 1 euro e una bibita da 66 ml costa 2 euro, la scelta è arbitraria: a seconda della sete sarai portato a scegliere la bibita più o meno grande. Ma se la bibita più piccola costa 1.50 euro e quella grande costa 2 euro, il consumatore sarà portato a scegliere la seconda perché avrà la percezione di aver risparmiato.

3. Eliminano il simbolo della moneta.

3. Eliminano il simbolo della moneta.

Spencer Davis Unsplash

Si chiama anche “effetto fiches”: accanto al nome del piatto e alla sua descrizione, sempre più spesso troviamo un numero non accompagnato dal simbolo della moneta. Il simbolo dell’euro, del dollaro, delle sterline vengono eliminati e i cartellini dei prezzi vengono resi sempre meno appariscenti. Perché accade? Per non ricordare ai consumatori la percezione di star spendendo soldi. Anche il formato con cui viene presentato il prezzo può incidere su quanto gli ospiti saranno disposti a spendere: $ 9,95 è un prezzo più amichevole e appetibile di $ 10.

4. Utilizzano prodotti costosi.

4. Utilizzano prodotti costosi.

Alexa Suter Unsplash

Nei menu tutto è una questione di prospettiva. Uno dei trucchi più usati per far sembrare tutto il resto economico, o quantomeno con un prezzo ragionevole, è quello di mettere in cima un prodotto estremamente costoso. Il ristorante non si aspetterà, così, che tu ordini una bottiglia di vino da 200 euro. Ma quelle bottiglie di vino che si trovano in basso, al prezzo magari di 50 euro, ti sembreranno quasi convenienti.

5. Utilizzano lunghe descrizioni dei piatti

5. Utilizzano lunghe descrizioni dei piatti

Megan Bucknall Unsplash

Le descrizioni più lunghe e dettagliate, secondo gli studiosi, aiutano a vendere di più. Questo accade per diversi motivi: le persone assaggiano quello che dici loro che stanno assaggiando, in più lunghe descrizioni daranno la percezione che il prezzo richiesto per quel piatto è giusto, aumentandone il valore percepito. Una zuppa di piselli è meno affascinante di una zuppa di piselli con cipolla croccante, prezzemolo essiccato e olio aromatizzato al peperoncino, giusto?

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