Questo palazzo strettissimo fu costruito da un uomo per rovinare la vista mare a suo fratello

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di Lorenzo Mattia Nespoli

27 Marzo 2021

Questo palazzo strettissimo fu costruito da un uomo per rovinare la vista mare a suo fratello
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Parenti serpenti: quante volte abbiamo sentito pronunciare queste parole? Come per ogni cosa, non si può generalizzare e non si può certo affermare che in famiglia esistano sempre rapporti conflittuali. Però è anche vero che, quando ci troviamo davanti a storie come quella che stiamo per raccontarvi, sembra proprio che a volte i familiari sappiano come essere i nostri peggiori nemici.

Lo dimostrano i due fratelli libanesi protagonisti di una vicenda che, negli anni, è divenuta una sorta di "leggenda edilizia" nella capitale Beirut. I due hanno dimostrato al mondo intero che la sete di vendetta, talvolta, può essere portata a livelli davvero estremi, anche se abbiamo a che fare con un parente stretto. I motivi? Eredità e denaro, due delle principali fonti di attrito in moltissime famiglie...

via Jadaliyya

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Google Maps

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Siamo nel 1954, anno in cui il padre di questi due fratelli è venuto a mancare. Quando arrivò il momento di dividere i suoi beni, la spartizione non fu equa. Il padre possedeva un terreno diviso in due appezzamenti: al maggiore toccò il più grande, mentre al minore il più piccolo, dalla forma triangolare e poco adatto per costruirci un edificio.

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Sandra Rishani - Jadaliyya

Sandra Rishani - Jadaliyya

Poco adatto per tutti, forse, ma non per il figlio minore che, indispettito dall'eredità, ha deciso che su quel terreno avrebbe comunque tirato su il suo modo di vendicarsi del fratello e dell'ingiustizia subita. Cosa ha fatto? Semplice ma allo stesso tempo sorprendente: ha costruito un palazzo di tre piani strettissimo, ritenuto il più stretto del Libano, che calzasse alla perfezione nel suo appezzamento di terra. Una volta in piedi, la casa oscurò completamente la vista sul mare a quella del fratello maggiore, al quale non restò che affacciarsi davanti a un muro.

Jadaliyya

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La storia di questa casa è così simbolica che l'edificio è stato persino ribattezzato col nome super-appropriato di "Al'Basa", il rancore in italiano, proprio a simboleggiare la sete di vendetta di quest'uomo nei confronti del fratello. Il maggiore, da quando la strettissima abitazione è davanti al suo terreno, non solo ha perso la vista sul mare, ma ha anche visto diminuire clamorosamente il valore della sua casa, proprio per via della pessima esposizione.

Jadaliyya

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Vendetta compiuta, dunque, per il fratello piccolo. Con i suoi 60 centimetri di larghezza minima e 4 metri di larghezza massima, "Al'Basa", dall'angolazione giusta, sembra più una parete che una casa vera e propria.

Sandra Rishani - Jadaliyya

Sandra Rishani - Jadaliyya

Col passare del tempo, la storia di questo "edificio dispettoso" è diventata di dominio pubblico, grazie anche alle ricostruzioni e alle notizie fornite dall'architetto Sandra Rishani. Proprio secondo lei, la strettissima casa rosa non può essere sostituita da un'altra a causa delle leggi che impediscono di tirar su un edificio su quel terreno, troppo piccolo.

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Sandra Rishani - Jadaliyya

Sandra Rishani - Jadaliyya

Stando a quanto emerso, inoltre, negli anni la casa sarebbe passata di mano in mano, assolvendo varie funzioni, tra cui quella di casa d'appuntamenti e luogo per sfollati di guerra, e non è ben chiaro chi sia oggi il proprietario dell'edificio. Di certo, guardarla fa sorridere e lascia interdetti allo stesso tempo: "Al'Basa" è davvero una prova tangibile di cosa significa "vendetta".

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