Una coppia gay adotta una bambina ma dopo 12 giorni il tribunale costringe gli uomini a "restituirla"

di Irene Grazia Paladino

10 Marzo 2021

Una coppia gay adotta una bambina ma dopo 12 giorni il tribunale costringe gli uomini a "restituirla"
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Diventare genitori è il sogno di molte persone. Anche se non tutte hanno la possibilità di avere dei figli biologici, tramite l’adozione non solo si ha l’opportunità di realizzare il proprio desiderio, ma anche l’opportunità di offrire una nuova vita ad un bambino. Ma cosa succede quando due persone, appena 12 giorni dopo aver realizzato il loro sogno, sono costrette a rinunciarvi? È la storia di Juliano e Johnatan che dopo aver combattuto per adottare la piccola Aurora sono stati costretti a salutarla.

via thesun.com

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voltaaurora/instagram

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È il caso che si è presentato davanti alla Corte di giustizia di Goiàs, in Brasile. Aurora, la bimba che sarebbe dovuta essere adottata dalla coppia omosessuale, è stata restituita alla sua "mamma temporanea", la quale non ha voluto darla in adozione e desidera riconoscerla come sua figlia. Juliano Peixoto de Pina e Johnatan Pereira de Araùjo sono stati in lista d’attesa per 6 anni per poter adottare un figlio. Hanno svolto tutte le procedure e i controlli per dimostrare di essere una coppia adatta a prendersi cura di un bambino. Dopo essere nata, Aurora è stata data ad una famiglia “temporanea” dai genitori biologici. Poi Thays Veiga, la donna a cui era stato dato l'affidamento temporaneo di Aurora, ha incontrato Juliano e Johnatan con l’intenzione di conoscerli. La bambina è rimasta a casa con i due uomini ed è iniziato il processo di adozione.

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Tutto sembrava andare nella giusta direzione e il giorno in cui Aurora è finalmente entrata a casa ogni anno di attesa è stato ripagato ma, quando la coppia stava firmando i documenti di adozione, ha chiesto la firma di Thays, la quale si è rifiutata di procedere e ha avviato una causa per riavere la bambina. Tutto questo è accaduto solamente 12 giorni dopo che i due uomini hanno accolto la bimba nella loro vita. La giustizia ha stabilito che esiste un legame tra Aurora e Thays Veiga, per cui la coppia è stata costretta a restituirla. Non smette però di lottare e si è rivolta ad un tribunale per riaverla. Se Veiga sui social spiega la sua versione, dicendo di ritenersi la madrina di Aurora e di conoscere i genitori biologici, la coppia ha creato un profilo per chiedere supporto nella battaglia di un caso che reputano ingiusto e discriminatorio.

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Secondo Juliano dietro la decisione del tribunale c’è un velato pregiudizio, per cui si è preferito affidare la bambina ad una donna e non ad una coppia omosessuale. L’ultima decisione però spetta alla Corte Suprema di Giustizia. Juliano e Johnatan saranno costretti a salutare la piccola o potranno finalmente prendersi cura di lei?

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