La strategia di Steve Jobs per ottenere dai dipendenti risposte brutalmente oneste: bastano 2 domande

di Irene Grazia Paladino

16 Gennaio 2021

La strategia di Steve Jobs per ottenere dai dipendenti risposte brutalmente oneste: bastano 2 domande
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Steve Jobs è considerato un maestro sotto diversi punti di vista: oltre ad essere ammirato e apprezzato per le sue capacità professionali, è ammirato tutt’ora per le sue doti da leader e per il valore che attribuiva alla brutale onestà. Non solo, quindi, era brutalmente onesto con i suoi dipendenti ma pretendeva che loro fossero altrettanto sinceri con lui. Questo significava anche sapere quali erano gli aspetti negativi del lavoro in azienda oppure cosa stava andando storto in un preciso momento.

via Medium

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Ben Stanfield/Wikimedia Commons

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Come faceva ad ottenere questa sincerità? Spesso per paura, per disagio o per soggezione nei confronti del capo non si riesce a dire tutto ciò che si pensa. Steve Jobs ha provato a porre rimedio a queste dinamiche facendo ai suoi dipendenti delle domande a cui era impossibile rispondere con semplici “sì” o “no” ma a cui era necessario dare risposte ragionate. A riportare la tecnica è Andy Raskin, esperto di narrazione della Silicon Valley, il quale ha sentito parlare della tecnica in modo insolito: ha sentito un CEO anziano a raccontare ad un CEO giovane la tecnica di Steve Jobs.

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Ben Stanfield/Wikimedia Commons

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Questa tecnica è stata sviluppata da Jobs negli anni ’80, quando si divideva tra Apple e Pixar: non aveva tempo e necessitava di feedback onesti e tempestivi. Organizzava quindi sessioni con tutti i diversi team. Durante ogni sessione indicava una persona e diceva: “Dicci cosa non funziona alla Pixar”, poi chiedeva ad altre persone se erano d’accordo con l’affermazione del collega e indicava un’altra persona chiedendo invece cosa funzionasse. Jobs avrebbe poi alternato le due domande fino ad avere il quadro completo della situazione. 

Formulazioni come “avete domande?” oppure “avete suggerimenti per apportare miglioramenti?” spesso si concludono con semplici “sì” o “no” che non hanno il potere di portare valore e feedback reali mentre Jobs era riuscito a mettere a punto una tecnica valida ed efficace. Ne hai mai sentito parlare?

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