9 modi in cui il sistema educativo finlandese ci convince che 'Fare meno è fare di più'

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di Claudia Melucci

13 Luglio 2018

9 modi in cui il sistema educativo finlandese ci convince che 'Fare meno è fare di più'
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Spesso ci giungono notizie dai paesi nordici dell'Europa e leggendole non facciamo altro che rivolgere uno sguardo sognante a quei paesi che sembrano così distanti. In realtà distanti non lo sono affatto, eppure c'è qualcosa che li differenzia dal resto dei paesi occidentali.

Quel qualcosa è la loro filosofia di vita: se noi viviamo cercando sempre la quantità, loro hanno sempre seguito l'idea che 'poco è meglio'. È come un mantra che applicano in ogni ambito della vita, anche nell'educazione dei bambini. Ed educare i bambini con questa idea apporta degli incredibili vantaggi. 

Ecco 11 modi in cui il sistema educativo finlandese ci insegna che 'poco è meglio'. 

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1. Meno scuola obbligatoria = più possibilità

1. Meno scuola obbligatoria = più possibilità

CroMary/depositphotos

In Finlandia la scuola 'vera e propria' inizia all'età di 7 anni: già, 7 anni! Questo perché i finlandesi lasciano che i bambini facciano i bambini fino a quando lo sono: per loro il tempo per giocare ed esplorare è molto più importante di passarlo chiusi in una classe di scuola. 

I bambini iniziano scuola quando effettivamente hanno raggiunto uno sviluppo che permette di loro di concentrarsi e di apprendere. Infine, il percorso scolastico obbligatorio dura solo 10 anni.

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2. Meno insegnanti = più attenzioni personali

2. Meno insegnanti = più attenzioni personali

Lucélia Ribeiro/Wikimedia

In Finlandia capita spesso che uno stesso insegnante segua una classe per 6 anni di seguito.

Da questo fatto derivano importanti benefici sia per gli studenti che per la figura dell'insegnante stesso: in generale, si viene a stabilire un rapporto molto più 'personale' con ogni singolo studente, di modo che ognuno possa ricevere le giuste attenzioni di cui necessita. 

3. Meno insegnanti = più qualità di insegnamento

3. Meno insegnanti = più qualità di insegnamento

Gli studenti, quindi, hanno uno stesso insegnante anche per 6 anni. Ma cosa accade se l'insegnante non risulta competente? La Finlandia è molto attenta ad immettere nel sistema scolastico solo insegnanti di altissima qualità. Come? Prima di tutto agendo sulla selezione: ogni anno, solo il 10% delle richieste viene accettato, il resto viene rimandato indietro. 

Il risultato è che i genitori hanno una profonda stima e fiducia negli insegnanti, che non è mai solo una figura che impartisce lezioni ai propri figli: è una sorta di tutor, una persona che in molto casi sarà vicina ai figli più dei genitori. 

4. Meno lezioni = più pause

4. Meno lezioni = più pause

pixabay.com

Gli studenti finlandesi seguono circa quattro lezioni al giorno, intervallate da molte pause che si svolgono all'aria aperta per tutto l'anno. Le pause consentono loro di 'digerire' quello che hanno appena appreso, di distendere i muscoli, di respirare aria fresca e di scacciare il sonno. 

Anche gli insegnanti godono delle pause, che possono trascorrere nelle stanze dedicate proprio al riposo degli insegnanti: qui si può socializzare, prendere un caffè, fare mente locale sulla lezione. 

5. Meno verifiche = più insegnamento.

5. Meno verifiche = più insegnamento.

pixabay.com

In assenza del peso delle verifiche, dei compiti e degli esami, gli insegnanti hanno molto più tempo nel preparare lezione interattive, gite e incontri. Gli studenti, allo stesso tempo, possono assaporare le lezioni senza lo stress di dover poi dimostrare le loro conoscenze in un test. 

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6. Meno argomenti = più approfondimenti

6. Meno argomenti = più approfondimenti

woodleywonderworks/Flickr

Gli alunni, di qualsiasi età, non sono dei robot che immagazzinano dati alla velocità della luce: la quantità di informazioni che si chiede loro di assimilare è oggettivamente esagerata.

In Finlandia gli argomenti affrontati sono di meno, ma nel corso dell'anno scolastico vengono più approfonditi. Il risultato? Gli alunni finiscono per ricordare meglio la materia, senza buchi di conoscenze. 

7. Meno compiti = Più partecipazione

7. Meno compiti = Più partecipazione

pixabay.com

Pare che gli studenti finlandesi siano quelli che ricevono meno compiti dalla scuola, ma sono anche quelli più diligenti. Il fatto è che in classe, gli alunni risultano essere molto attivi e questo basta agli insegnanti: non hanno bisogno di assegnare loro dei compiti a casa, togliendo il tempo da dedicare ad altre attività. 

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8. Meno studenti = più attenzioni individuali.

8. Meno studenti = più attenzioni individuali.

Liz/Wikimedia

È ovvio: meno studenti significa rivolgere ad ognuno una maggiore attenzione. Il numero massimo di studenti non supera i 20. 

9. Meno strutture = più fiducia

9. Meno strutture = più fiducia

Ilmicrofono Oggiono/Flickr

La fiducia è la chiave di tutto il sistema educativo finlandese. La scuola si fida dello stato che seleziona ottimi insegnanti. Gli insegnanti si fidano del sistema scolastico. Gli alunni si fidano degli insegnanti e della loro bravura, così come i loro genitori. La società si fida degli studenti, che usciranno dagli istituti scolastici con delle conoscenze e delle abilità da applicare nella vita di tutti i giorni, fornendo un ottimo servizio alla comunità. 

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