5 casi in cui non bisogna usare l'aceto per le pulizie di casa
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L'aceto è un prodotto che ci torna utile in talmente tante necessità domestiche che a volte pensiamo di poter ricorrere ad esso anche in situazioni in cui, invece, sarebbe assolutamente da evitare.
Per questo motivo, dopo avervi illustrato gli utilizzi dell'aceto in giardino, vogliamo dirvi in quali casi non bisogna usarlo e perché, prendete nota!
Immagine di copertina: HouseholdHacker
5 casi in cui NON bisogna ricorrere all'aceto per fare le pulizie di casa
- Non ricorrete all'aceto quando volete pulire lo schermo di PC, tablet e smartphone (almeno se non lo diluite con la stessa percentuale di acqua!), poiché danneggereste il materiale di cui è fatto e ne compromettereste la funzionalità. Usate piuttosto un prodotto specifico o, semplicemente, un panno in microfibra.
- Non mischiare mai aceto e candeggina: non si ottiene un prodotto per le pulizie di efficacia totale ma una reazione chimica che porterà all'emissione di gas cloro, particolarmente pericoloso per la nostra salute perché velenoso (causa bruciore agli occhi e alle mucose).
- Non usate l'aceto per dare una lucidata alle perle perché finireste col... Non averle più! L'acido acetico contenuto nel liquido, infatti, andrebbe a dissolvere il carbonato di calcio di cui sono fatte le vostre preziose perle.
- Mai applicare l'aceto (o il limone) su superfici in marmo, granito, ceramica o pietra: le "mangerebbe" lasciando segni simili a macchie.
- Il vostro animale l'ha fatta sul tappeto? L'aceto potrebbe rimuovere l'odore ma sappiate che con ogni probabilità il cane o il gatto continueranno a percepire le tracce del loro misfatto e torneranno a rifarla proprio lì: meglio ricorrere a un cosiddetto detergente enzimatico, un prodotto in grado di abbattere le proteine presenti nell'urina e di eliminarne completamente l'odore.
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