Tutti conosciamo il problema del buco dell'ozono: finalmente arriva una buona notizia!

di Anna Brunelli

23 Luglio 2016

Tutti conosciamo il problema del buco dell'ozono: finalmente arriva una buona notizia!
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Abbiamo sentito parlare spesso del fenomeno del buco dell'ozono, ovvero dell'allarmante assottigliamento dello strato di ozono nella stratosfera, che filtra la maggior parte dei raggi ultravioletti.

I primi studi degli anni '70, effettuati dagli scienziati premi Nobel Mario Molina e Sherwood Rowland, dimostrarono che i danni più gravi erano causati dai clorofluorocarburi (CFC), sostanze usatissime all'interno dei frigoriferi, dei condizionatori e delle bombolette spray. 

Da allora ci sono stati numerosi appelli ai governi ed ai consumatori, oltre al protocollo di Montreal sui gas, che ha iniziato una strategia globale per la protezione della fascia di ozono, vietando ai paesi industrializzati la produzione e il consumo delle sostanze incriminate.

La bella notizia è che la situazione sta gradualmente migliorando e che, se continuiamo così, entro la metà del secolo il buco dell'ozono potrebbe richiudersi...

via news.nationalgeographic.com

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Grazie al rispetto delle regole imposte dai protocolli internazionali, le dimensioni del buco dell'ozono sull'Antartide si stanno gradualmente riducendo

Grazie al rispetto delle regole imposte dai protocolli internazionali, le dimensioni del buco dell'ozono sull'Antartide si stanno gradualmente riducendo

A mostrarlo è uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori guidato da Susan Solomon, che ha dedicato oltre 30 anni allo studio del fenomeno ed è la prima firmataria del Protocollo di Montreal. "Ci sono ottime possibilità che il buco dell'ozono si riduca e, infine, si chiuda definitivamente entro la metà del secolo", ha dichiarato la Solomon soddisfatta.

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"Ora possiamo essere sicuri che le azioni intraprese hanno messo il pianeta sulla strada della guarigione", ha aggiunto la studiosa

"Ora possiamo essere sicuri che le azioni intraprese hanno messo il pianeta sulla strada della guarigione", ha aggiunto la studiosa

Un'ottima notizia, a dimostrazione del fatto che, se ci impegniamo a rispettare l'ambiente, il pianeta risponde.

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