Strano ritrovamento su una spiaggia: una famiglia chiede aiuto per capire di cosa si tratta

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di Gianmarco Bonomo

22 Gennaio 2024

Strano ritrovamento su una spiaggia: una famiglia chiede aiuto per capire di cosa si tratta
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Le scoperte più curiose non avvengono soltanto dopo campagne di scavo o ricerche specifiche. Al contrario, spesso si tratta di scoperte casuali in luoghi improbabili, come avvenuto a una famiglia di Brema, in Germania, che ha fatto uno strano ritrovamento su una spiaggia, nel Mar Baltico. E ha deciso di consultare la community del web per capire di cosa si trattasse. Vediamo se ci è riuscita!

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Scoprono uno strano oggetto sul Mar Baltico e chiedono aiuto ai social media

Scoprono uno strano oggetto sul Mar Baltico e chiedono aiuto ai social media

Brigitte Schneider/Facebook

La storia delle scoperte non è nuova a ritrovamenti casuali che hanno molti più risvolti di quanto si pensasse all’inizio. Solo che di solito ci si rivolge a degli esperti o magari ad un museo, alla ricerca di una risposta definitiva. Questa famiglia di Brema, in Germania, ha deciso di percorrere un’altra strada. Dopo aver trovato degli strani oggetti sul Mar Baltico, infatti, ha chiesto alla community di Internet di darle una mano per capire che cosa siano.

La madre, Sarah-Lena, ha quindi pubblicato le immagini degli oggetti su Facebook, in un gruppo dedicato ai ritrovamenti sulle spiagge. E la decisione è stata corretta: in tantissimi hanno commentato il post, mostrando un interesse fuori dal comune e anche diverse valide alternative. Insomma: Sarah-Lena è riuscita a capire cos’è che lei e la sua famiglia hanno trovato sul Mar Baltico?

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Semplice osso o fossile del passato: la discussione si infiamma

Semplice osso o fossile del passato: la discussione si infiamma

Sarah-Lena Schlömer/Facebook

Chiedere supporto al gruppo ha giocato un ruolo fondamentale nella ricerca di Sarah-Lena sugli oggetti ritrovati per caso. Come dicevamo, le risposte non si sono fatte attendere e anzi hanno dimostrato un vivo interesse nei confronti della paleontologia e dei reperti marini. All’inizio, qualcuno si è chiesto se quegli strani oggetti potessero appartenere a un elefante marino, ma nessun altro si è dimostrato convinto dall’ipotesi.

Al contrario, diversi altri commenti si sono espressi a supporto di un’altra ipotesi, considerata più verosimile. Gli oggetti ritrovati da Sarah-Lena sul mar Baltico appartengono a un corallo che risale a circa 70 milioni di anni fa. Molti utenti hanno pubblicato foto di reperti simili, confermando di fatto l’ipotesi. Il corallo farebbe parte del genere Parasmilia e sarebbe contemporaneo degli ultimi dinosauri, giusto pochi milioni di anni prima della grande estinzione.

Un habitat marino nell’era dei dinosauri

Un habitat marino nell’era dei dinosauri

5snake5/Wikimedia Commons - CC0 1.0 DEED

Se le ipotesi sono corrette, e finora sembra che lo siano, i due misteriosi oggetti sarebbero in realtà dei fossili preistorici appartenuti a un corallo cresciuto nelle risacche del Cretaceo superiore. In quel periodo, gran parte del fondale marino era composto da fango calcareo, mentre i coralli avevano bisogno di un fondale duro per permettere alle larve di ancorarsi. Lo stesso discorso si può fare per la Parasmilia excavata, di cui i due fossili costituiscono un esempio, e che ha trovato un modo di arrivare fino a noi sotto forma di fossile.

In definitiva, trovare un fossile in riva al mare potrebbe non essere un evento unico nel suo genere. Succede nel Baltico, a Malta e in altri luoghi del mondo. Quale che sia l’interesse della ricerca, e un interesse c’è, si tratta comunque di tracce di un passato così lontano da non riuscire a immaginarlo. Eppure, fossili del genere sono arrivati fino a noi, quasi a raccontarci una storia ormai remota, ma mai del tutto perduta.

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