Ricostruito il volto dell'"Uomo Drago", il parente più prossimo di Homo Sapiens

Gianmarco Bonomo image
di Gianmarco Bonomo

03 Dicembre 2023

Ricostruito il volto dell'"Uomo Drago", il parente più prossimo di Homo Sapiens
Advertisement

Non capita tutti i giorni di scoprire una nuova specie, soprattutto se si tratta di una nuova specie di uomo. Devono aver pensato questo i ricercatori che hanno scoperto i resti di Homo Longi in Cina, ossia quello che potrebbe essere il nostro parente più prossimo. Oggi, a pochi anni da quella scoperta, finalmente è stato ricostruito il volto di Homo Longi, con caratteristiche particolarmente interessanti.

Advertisement

Scoperto Homo Longi, una nuova specie umana in Cina

Scoperto Homo Longi, una nuova specie umana in Cina

Gary Todd/Wikimedia Commons - CC0 1.0 DEED

La storia del cranio di Homo Longi è probabilmente interessante quanto la scoperta paleoantropologica in sé. Tecnicamente, infatti, la scoperta risale al 1933, quando un operaio lo trovò durante la costruzione di un ponte nei pressi di Harbin, nella Cina nordorientale. Il teschio di Homo Longi viene nascosto per decenni e soltanto nel 2018 l’operaio, ormai in punto di morte, rivela il segreto alla famiglia. Da lì, si può finalmente studiare in modo più scientifico questo reperto.

Il cranio viene infatti donato a un’università e già attira l’attenzione dei ricercatori, stupiti dall'ottimo stato di conservazione. La datazione dice che il reperto risale a un periodo compreso fra 146 mila e 309 mila anni fa, un’epoca in cui coesistevano diverse specie di uomini. Gli ultimi esemplari di Homo Erectus, o delle sue sottospecie, ancora si aggiravano per il mondo, e così facevano Homo Floresiensis e Homo Neanderthalensis. In un quadro così ricco di specie umane, c’era anche Homo Longi, l’uomo drago ritrovato in Cina che deve il suo nome al fiume Long Jiang.

Advertisement

Un uomo moderno che viveva nella Cina di 150 mila anni fa

Un uomo moderno che viveva nella Cina di 150 mila anni fa

Cicero Moraes - CC BY 4.0

L’immagine di Homo Longi che vaga per le foreste della Cina settentrionale circa 150 mila anni fa si delinea con dettagli sorprendenti. Questo ominide è stato identificato come una specie molto vicina all’Homo Sapiens, forse il nostro parente più prossimo. E d’altronde, le relazioni evolutive sono molto complesse, più simili a un cespuglio dalle mille diramazioni che al tronco di un albero. Da questo punto di vista, Homo Longi presenta tratti molto arcaici ma anche una dimensione della testa mai vista fra le specie a lui contemporanee. Il suo cervello era, in pratica, grande quanto il nostro o poco più grande.

Per saperne di più, i ricercatori hanno confrontato il cranio di Homo Longi con altri reperti ritrovati negli anni. Ci sono similitudini con l’Uomo di Denisova, ma anche con un cranio non ancora identificato che risale a 200 mila anni fa. Che sia un Homo Sapiens o un’altra specie molto vicina, non si sa con certezza. Allo stato attuale, Homo Longi potrebbe appartenere a una linea evolutiva molto più vicina alla nostra, caratteristica che lo renderebbe il nostro parente più prossimo. Esatto, anche più vicino dell’Uomo di Neanderthal.

Il volto di Homo Longi ricostruito: aveva un cervello enorme

Il volto di Homo Longi ricostruito: aveva un cervello enorme

Cicero Moraes - CC BY 4.0

Proprio per la sua vicinanza a Homo Sapiens, appare quanto mai utile la ricostruzione in 3D del volto fatta da Cícero Moraes. L’esperto brasiliano ha utilizzato i dati e le immagini forniti dagli autori dello studio del 2021, creando così un modello digitale anatomicamente coerente. Per colmare alcune lacune nella mascella e nei denti di Homo Longi, Moraes ha integrato il modello con il cranio completo di Homo erectus. In questo modo, è stato possibile creare una rappresentazione completa dell’aspetto che l’individuo scoperto in Cina doveva avere.

Terminata la ricostruzione del volto, Moraes ha impiegato un approccio “artistico” nella fase finale della realizzazione. Ha aggiunto i capelli, la barba e la colorazione della pelle per dare dinamicità agli aspetti più vividi dell’Uomo Drago. Grazie all’opera compiuta, possiamo vedere la rappresentazione di uno dei nostri parenti più prossimi. La storia di questo antico ominide continua a sfidare tuttavia le nostre concezioni e apre, con la sua mera esistenza, nuove prospettive sulla nostra storia evolutiva.

Advertisement