Per fermare i capricci dei bambini basta porre loro un'unica e semplice domanda

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di Francesca Argentati

27 Giugno 2023

Per fermare i capricci dei bambini basta porre loro un'unica e semplice domanda
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Crescere un figlio, oltre a essere una grande responsabilità, è di certo una delle esperienze più importanti e gratificanti della vita. Tuttavia, come qualsiasi avventura, durante il percorso si possono incontrare ostacoli e piccole o grandi prove da superare. Una di queste, nel caso dei genitori, è impartire una buona educazione ai propri bambini e saper gestire le inevitabili crisi tipiche di ogni età, come ad esempio i capricci: come reagire davanti a questo tipo di comportamento e come imparare ad arginarlo? Una mamma ci è riuscita grazie al prezioso ed efficace consiglio di un'esperta. Scopriamo qual è.

via Aleteia

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Pixabay-Not the actual photo

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Durante la crescita, ogni bambino affronta una fase molto particolare e, insieme a lui, si ritrovano a sperimentarla anche le mamme e i papà: si tratta del periodo in cui i capricci diventano più costanti e frequenti, spesso anche immotivati. Gestire i figli, a quel punto, per i genitori può diventare davvero complicato: come affrontare questo delicato momento e riuscire ad arginarlo? Di certo, le soluzioni ideali non comprendono i rimproveri, le punizioni o evitare di prestare loro attenzioni, poiché questi atteggiamenti non farebbero altro che amplificare le loro richieste e il loro disagio, portandoli a perpetuare i capricci con maggiore enfasi e ribellione.

 

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Come comportarsi, dunque? Non è necessario arrendersi passivamente a questo atteggiamento, ma imparare a gestirlo. Un modo per farlo c'è e lo insegna una mamma che si è trovata nella medesima situazione: basta fare una semplice domanda. Subito dopo l'inizio della scuola, sua figlia ha iniziato a fare capricci molto frequenti e per qualsiasi cosa, ma ogni bambino è a sé e sviluppa questo comportamento in periodi diversi. La donna si è rivolta alla psicologa dell'istituto per ricevere dei consigli, la quale le ha dato un suggerimento che si è rivelato estremamente efficace.

Il consiglio è stato quello di porre alla bambina una semplice domanda per ripotarla a uno stato di calma, accompagnandola verso un'autoanalisi del proprio comportamento e capirne l'assenza di senso.

pixabay

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Questa domanda, infatti, mira a una valutazione precisa sul motivo del capriccio: "È un problema grande, medio o piccolo?" Anche in età precoce, i bambini sanno distinguere l'entità di un problema, riuscendo a quantificarne la gravità. Una volta che il piccolo ha fornito la sua risposta, è fondamentale prenderlo sul serio qualsiasi cosa abbia detto. A quel punto, è importante spiegargli che i problemi del primo tipo, quindi quelli grandi, sono quelli senza soluzione, mentre quelli medi necessitano di attenta riflessione e, infine, quelli piccoli sono facilmente risolvibili. Loro stessi saranno in grado di capirne l'entità in base alla possibilità o meno di trovare un rimedio, senza fornire spunti o suggerimenti, ma lasciando loro il tempo di elaborare la soluzione in autonomia. Dopo le difficoltà iniziali, questo metodo darà grandi risultati.

Nel caso della mamma, gli effetti sono stati immediati. Quando la figlia ha iniziato a piangere in modo incontenibile perché i suoi pantaloni preferiti erano ancora stesi ad asciugare e non avrebbe potuto indossarli, sua madre le ha chiesto: "Alice, questo problema è gande, medio o piccolo?". Nel momento in cui la bambina ha risposto che non si trattava di qualcosa per cui effettivamente arrabbiarsi, la mamma le ha chiesto di trovare una soluzione per risolvere la questione. Senza esitare, la piccola ha detto che avrebbe scelto un altro paio di pantaloni, aspettando che gli altri fossero asciutti l'indomani.

Se ti trovi anche tu a fronteggiare i capricci di un bambino o conosci qualche genitore intento a cercare di gestire questa fase, prova a consigliarli questo metodo: con un'unica e semplice domanda, il problema può essere risolto.

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