5 comportamenti apparentemente innocui che dovremmo riconoscere e correggere nei più piccoli

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di Lorenzo Mattia Nespoli

12 Luglio 2020

5 comportamenti apparentemente innocui che dovremmo riconoscere e correggere nei più piccoli
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Quando in famiglia arriva un figlio, specie se è il primo, nessun genitore sa bene come comportarsi e come evitare che incorra in comportamenti negativi per se stesso e per gli altri. Quello di padre o madre, infatti, non è un "mestiere" che si impara in teoria, ma soltanto facendo pratica, e di conseguenza sbagliando.

Tutti, del resto, vorrebbero crescere i propri figli in modo che siano dei futuri adulti rispettosi e di cui ci si possa fidare. A volte, tuttavia, si può non dare troppo peso a certi comportamenti di bambini e bambine, riconducendoli ad atteggiamenti tutto sommato normali per la loro età, pensando che magari il tempo smusserà questi lati caratteriali. In realtà è sempre bene rendersi conto tempestivamente di ciò che può creare problemi ai nostri bambini, a quelli che li circondano e alla loro crescita. In che modo? Imparando a riconoscere alcuni comportamenti e agendo di conseguenza.

via Psychology Today

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1. Se i nostri bambini mancano di rispetto, è bene agire subito

I modi di gestire i rapporti con gli altri sono una chiave fondamentale per capire che tipo di adulti saranno i nostri figli. Se mancano di rispetto ai loro pari, si creeranno le basi per cui adotteranno questo atteggiamento anche in futuro, a tutto svantaggio della loro serenità e della loro crescita. Non è "normale" che prevarichino il prossimo, e per questo è sempre fondamentale che vengano educati alla tolleranza e al rispetto degli altri esseri umani.

2. Non accettano errori o rimproveri

Se educhiamo un bimbo a imparare dai propri errori, o a non fare una tragedia se sbaglia o se riceve rimproveri, potremo accrescere la sua autostima, evitando che assuma comportamenti rancorosi e chiusi. Rafforzare il suo valore significherà farlo venir su come una persona sicura di sé, in grado di prendere decisioni e accettare critiche allo stesso tempo.

3. Se dicono troppe parolacce potrebbero normalizzare la violenza

Anche in questo caso, è fondamentale l'osservazione dei nostri figli. Sebbene giochi e passatempo possano apparire innocenti, teniamo sempre d'occhio cosa dicono e cosa fanno, onde evitare che cadano troppo spesso in comportamenti o linguaggio violento. Purtroppo, le occasioni in cui possono venire a contatto con "modelli" non proprio educativi e rispettosi non mancano, quindi è bene agire di conseguenza.

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4. Insegniamo a chiedere, senza pretendere

Un lato importante, a cui magari spesso si dà poco peso nella quotidianità di un rapporto coi figli, è come chiedono le cose, a noi e agli altri. Se pretendono, esigono e lo fanno sgarbatamente, o facendo capricci se non ottengono, non stiamo andando sulla strada giusta con loro. Per questo, è un bene insegnare loro il modo più giusto per chiedere le cose, con cortesia e rispetto, preparandoli anche a un possibile rifiuto.

5. Tiriamo fuori la loro empatia

La chiave, anche in questo senso, è il rispetto. Se un bambino non è prepotente coi suoi coetanei e impara a non oltrepassare certi limiti, riuscirà pure a comprenderli, e dunque a non viverli come "antagonisti" da combattere e prevaricare. Questo discorso vale anche nel rapporto con gli stessi genitori che, incoraggiando un figlio a mettersi nei loro panni in caso di diverbio, possono riuscire a creare un canale di comunicazione ottimale.

È vero: tutto ciò può apparire scontato e allo stesso tempo difficile o scarsamente realizzabile nel quotidiano. Queste indicazioni, tuttavia, possono essere tenute a mente e, passo dopo passo, si può provare a metterle in pratica. I bambini, del resto, sono il nostro futuro, e tocca a noi guidarli ed educarli affinché siano ottime persone, a partire anche dai comportamenti che riteniamo più innocui.

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