Quattro fratelli sono sopravvissuti per 40 giorni nella giungla dopo un incidente aereo

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di Francesca Argentati

13 Giugno 2023

Quattro fratelli sono sopravvissuti per 40 giorni nella giungla dopo un incidente aereo
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Sopravvivere a un incidente aereo non è affatto semplice, ma riuscire a restare in vita dopo l'impatto in un luogo desolato lo è forse ancora di più. Immagina di trovarti disperso nella giungla, in attesa che qualcuno riesca a rintracciarti e di non essere una persona adulta, ma soltanto un bambino: un'esperienza davvero traumatica, non credi? Questo è quanto hanno vissuto quattro fratelli, rimasti bloccati nella giungla amazzonica per quaranta giorni prima di essere trovati. Vediamo cosa è accaduto.

via CNN

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La vicenda si è svolta in Colombia, America, dove in seguito a un incidente aereo quattro fratellini sono riusciti a sopravvivere da soli per oltre un mese. La sorella maggiore, di soli 13 anni, si è presa cura dei più piccoli, che hanno rispettivamente 9, 4 e 1 anno. Quando il loro aereo si è schiantato nella giungla amazzonica, sono stati gli unici sopravvissuti: la madre e i due piloti hanno infatti perso la vita. Nelle settimane successive, i quattro si sono dovuti arrangiare e difendere dalle insidie per poter restare in vita, fin quando l'esercito colombiano non ha localizzato l'aereo sul quale si trovavano a bordo prima dell'incidente.

Una volta raggiunto il velivolo, però, dei bambini non c'era traccia. La ricerca da parte dei soccorritori è stata estenuante: si sono imbattuti in diversi oggetti appartenenti ai fratelli, come un biberon, un elastico per capelli, un paio di forbici e un piccolo riparo di fortuna che avevano realizzato. Seguendo le piccole impronte nella giungla, luogo notorialmente pericoloso per la presenza di predatori, sono riusciti a raggiungerli dopo aver udito i pianti del più piccolo, come dichiarato dal leader indigeno Lucho Acosta, coordinatore degli scout locali. “Erano molto deboli e davvero stanchi, non si muovevano più come nelle prime settimane. Erano disidratati, malnutriti e coperti di punture di insetti."

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Gustavo Petro, presidente colombiano, ha affermato che il giorno del ritrovamento è stato magico: "Erano soli, loro stessi hanno dato un esempio di sopravvivenza totale che rimarrà nella storia. Sono sopravvissuti come figli della giungla: il loro apprendimento dalle famiglie indigene e la loro conoscenza della vita nella giungla li ha salvati. La cosa più importante ora è quello che dicono i medici, erano dispersi da 40 giorni, le loro condizioni di salute sono state messe alla prova. Dobbiamo controllare anche il loro stato mentale."

In molti hanno partecipato alla ricerca ed esultato alla notizia del ritrovamento. I piccoli sono stati condotti in ospedale per sottoporsi ai dovuti controlli e ricevere le cure del caso. Il padre dei bambini ha spiegato che, stando a quanto da loro riferito, la madre sarebbe rimasta in vita per i quattro giorni successivi all'incidente, pregandoli infine di allontanarsi dal luogo dell'impatto per riuscire a sopravvivere. Lo zio ha riportato che, per trovare riparo, si nascondevano nei tronchi degli alberi. "Hanno ripreso a mangiare un po'. Poco, ma stanno mangiando. A volte disegnano, hanno bisogno di sfogarsi."

Un'esperienza che li ha senza dubbio segnati, ma dalla quale sono miracolosamente riusciti a salvarsi.

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