"Amo il mio cane come un figlio, pretendo la stessa flessibilità sul lavoro che hanno tutte le altre madri"

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di Francesca Argentati

09 Novembre 2022

"Amo il mio cane come un figlio, pretendo la stessa flessibilità sul lavoro che hanno tutte le altre madri"
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Gli animali domestici diventano, per molte persone, membri ufficiali della famiglia: ci accolgono quando torniamo a casa dopo una lunga giornata di lavoro, ci riempiono di attenzioni e ci donano calore nei momenti di sconforto, rappresentano una compagnia irrinunciabile, specie per le persone che vivono sole, e soprattutto offrono amore incondizionato senza aspettarsi nulla in cambio. Insomma, con loro instauriamo un legame speciale e qualcuno arriva a considerarli come veri e propri figli: è il caso di una giovane di 28 anni, proprietaria di un cagnolino che ha avanzato la pretesa di poter ottenere permessi e congedi lavorativi alla stregua di ogni madre.

via Daily Mail

maryrosem/Instagram

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Mary Rose Madigan, scrittrice residente a Sydney, è la "mamma" di Frank, un chihuahua cui è particolarmente legata. La donna ha dichiarato di aver compreso quanto sia difficile il ruolo di madre lavoratrice da quando il cagnolino è entrato nella sua vita. Per questo motivo, Mary è dell'idea che chi possiede un animale dovrebbe avere gli stessi diritti sul lavoro di chi ha messo al mondo un figlio e poter usufruire delle medesime flessibilità.

La ventottenne è cresciuta circondata da cani, allevati dalla sua famiglia, ma non si era mai resa conto di quanto potesse essere impegnativo accudirne uno tutto suo. Ora che ha adottato Frank, sperimenta la tristezza di doverlo lasciare a casa ogni volta che si reca in ufficio, proprio come si trattasse di un figlio: nonostante il chihuahua possa restare senza compagnia per qualche ora, a differenza di un bambino, Mary sostiene di non riucire a rilassarsi sapendolo da solo.

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maryrosem/Instagram

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Così, ha pensato a una soluzione alternativa: iscrivere il suo Frank presso un asilo nido per cani, dal costo di 65 dollari al giorno (pari alla stessa cifra in euro). L'istituto pone però una condizione: qualora il proprietario dovesse presentarsi in ritardo rispetto all'orario di uscita, sarà soggetto a una penale. Per questo motivo, la Madigan ha chiesto ai datori di lavoro di concedere a chi ha degli animali domestici la possibilità di avere degli orari flessibili, offrendo loro la stessa comprensione riservata alle vere madri.

"Noto come le mamme che lavorano possono uscire prima, avere orari flessibili o lavorare da casa più spesso con assoluta invidia" ha detto Mary, che ha fatto di questo obiettivo la sua missione. "So che non sono bambini, so di non essere una mamma, ma amo il mio cane più di quanto immaginassi fosse possibile.'

Che ne pensi della sua richiesta? La trovi legittima o esagerata?

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