Degli operai scoprono casualmente una pietra sacra dell'antica Roma legata alla leggenda di Romolo e Remo

di Marcello Becca

22 Agosto 2021

Degli operai scoprono casualmente una pietra sacra dell'antica Roma legata alla leggenda di Romolo e Remo
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Le “pietre pomeriche” erano collocate attorno al cuore della città di Roma e delimitavano uno spazio considerato sacro che non era coltivabile o edificabile e non si poteva attraversare in armi (a meno che le autorità non dessero particolari disposizioni in merito). Erano tante, grandi, istoriate e considerate importanti per la definizione della città. Durante uno scavo per una ristrutturazione fognaria, alcuni operai ne hanno involontariamente scoperta una. 

 

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Roma/Twitter

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Nella città eterna non è possibile effettuare alcuno scavo senza entrare in contatto con la nostra storia. Difatti, un gruppo di operai impegnati in un lavoro di ristrutturazione fognaria ha fatto una scoperta archeologica molto importante. Erano più di cento anni che non venivano più recuperate le celebri e perdute “pietre pomeriche”, ovvero le monumentali mura di travertino che racchiudevano il cuore della città.

Un rito importante che la tradizione dice sia cominciato proprio con il fondatore di Roma, Romolo. Le mura pomeriche erano nate con l’intenzione di differenziare le prime strutture urbane rispetto alla immensa natura circostante che le sovrastava. Secondo l'antica legge romana, tutto ciò che si trovava all'interno del pomerium era parte della città di Roma (chiamato "urbs") e tutto ciò che si trovava al di là di esso era solo territorio (chiamato "ager"). Tra le mura interne e quelle esterne c’era uno spazio sacro in cui venivano relegati gli spiriti maligni e che non si poteva attraversare armati.

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Con il crescere della popolazione, l’importante area della città era stata estesa. Questa pietra, in particolare, risale al 48 D.C. mentre a Roma regnava l’imperatore Claudio. "Si tratta di una scoperta notevole perché l'atto di fondazione di Roma comincia dalla realizzazione di questo pomerium", ha detto Claudio Parisi Presicce, il direttore dei Musei Archeologici di Roma, in una conferenza stampa che annunciava la scoperta. La parola “post moeriumindicava la zona all’interno del muro considerata sacra. La leggenda vuole che Romolo uccidesse Remo proprio avesse attraversato il pomerio armato, un’azione considerata gravissima. 

Secondo la tradizione, il pomerio poteva essere esteso solo da un magistrato - un funzionario della Repubblica - che aveva ampliato il territorio romano, e così Claudio sembra aver citato la sua conquista della Britannia nel 43 d.C. come giustificazione per farlo. Fino a quando la riqualificazione non sarà completata, la pietra sarà esposta nel Museo dell'Ara Pacis, costruito intorno a un vicino monumento commissionato dal Senato romano - l'assemblea di governo dell'antica Roma - per onorare l'imperatore Augusto nel 13 a.C.

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