Trovata casualmente una grotta in Israele contenente vasi egizi: “una scoperta irripetibile”

di Matteo Cicarelli

30 Settembre 2022

Trovata casualmente una grotta in Israele contenente vasi egizi: “una scoperta irripetibile”
Advertisement

I luoghi spesso rivelano molto più di quello che appare; infatti, molti di questi conservano tracce di un mondo antico e di culture, che possono emergere solo grazie a delle profonde ricerche. Analizzando le tracce presenti nelle grotte, emergono sempre più dettagli sconosciuti, che ci permettono di ampliare le conoscenze che la storia ci ha tramandato.

Un tempo esistevano regni che si estendevano per territori immensi, come quello degli antichi egizi che si propagava per chilometri e chilometri. Questa civiltà nata e sviluppatasi lungo il fiume Nilo, era arrivata a superare i propri confini, fino a occupare anche il territorio dell’attuale Israele. Infatti, in una grotta a pochi km dalla spiaggia di Tel Aviv sono stati scoperti numerosi reperti egizi.

via Israel21c

Advertisement
 Israel Antiquities Authority Official Channel/YouTube

Israel Antiquities Authority Official Channel/YouTube

La grotta è stata scoperta in modo inaspettato da alcuni operai edili. Quest’ultimi, mentre erano intenti a utilizzare uno scavatore meccanico nel Parco Nazionale di Palmahim Beach, senza accorgersene hanno realizzato un foro nel “tetto” della caverna. A questo punto, non restava che entrare per scoprire quali segreti nascondesse.

Sulla scena, per compiere ricerche più approfondite, sono accorsi gli archeologi della IAA (ovvero l’Autorità per le antichità di Israele). Quel luogo era stato visitato per l’ultima volta 3.300 anni fa, “sembrava – come affermano i ricercatori – che si fosse congelato nel tempo”.

Advertisement
Israel Antiquities Authority Official Channel/YouTube

Israel Antiquities Authority Official Channel/YouTube

Nella grotta erano presenti vasi di ceramica, ciotole, calici, lampade per l’illuminazione e, anche, punte di freccia in bronzo. Questi oggetti e il loro uso risalgono agli anni in cui l’Egitto era guidato da Ramses II, ovvero dal 1279 a. C. al 1213 a.C. Uno dei principali archeologi della IAA, Eli Yannai, ritiene che sia una scoperta sensazionale perché raro imbattersi in caverne così ben conservate.

Israel Antiquities Authority Official Channel/YouTube

Israel Antiquities Authority Official Channel/YouTube

Abbiamo trovato un pavimento, rimasto intatto per 3.300 anni, dalla tarda età del bronzo all'epoca del potente re Rameses II, ma soprattutto gli oggetti all’interno sono fondamentali poiché rivelano un quadro completo delle usanze culturali dell’antico Egitto”. La notizia si è diffusa velocemente tanto che numerosi studiosi si sono interessati e hanno fato richiesta per poter analizzare la grotta e gli oggetti presenti al suo interno.

Cosa ne pesate, quanto può essere importante una scoperta del genere?

Advertisement