Una tavoletta babilonese di 3700 anni cambia la storia della matematica: la scoperta dei ricercatori

di Irene Grazia Paladino

18 Luglio 2021

Una tavoletta babilonese di 3700 anni cambia la storia della matematica: la scoperta dei ricercatori
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La storia non smette di stupirci e, anche quando pensavamo di avere una visione chiara di ciò che è accaduto in passato, ci sorprende con qualcosa di nuovo. I protagonisti di questa scoperta sono il dottor Daniel Mansfield e il suo team dell'Università del New South Wales, in Australia. Il gruppo di ricercatori stava studiando una tavoletta che risale a 3700 anni fa, all’epoca dell’antica civiltà babilonese, e hanno trovato qualcosa che potrebbe rivoluzionare la storia della matematica.

via sciencealert

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Ma andiamo nel dettaglio: questa scoperta ha fatto sorgere dei dubbi per quanto riguarda la nascita della trigonometria, cioè di quella parte della matematica che studia i triangoli a partire dai loro angoli. La maggior parte degli studiosi pensano che il merito dello studio dei lati e degli angoli dei triangoli debba essere attribuito ai greci, ma questa tavoletta di argilla babilonese - definita come “la tavola trigonometrica più antica e accurata del mondo” - presenta delle prove che spingono a sostenere come i babilonesi abbiano usato la tecnica circa 1500 anni prima che lo facessero i greci.

La scoperta non è recente: la tavola, chiamata anche Plimpton 322, è stata scoperta all'inizio del 1900 ma non è mai stato chiaro quale fosse il suo effettivo scopo. Uno dei ricercatori, Daniel Mansfield, afferma che "la nostra ricerca rivela che Plimpton 322 descrive le forme dei triangoli rettangoli utilizzando un nuovo tipo di trigonometria basata su rapporti, non su angoli e cerchi. È un'affascinante opera matematica che dimostra indubbia genialità".

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La tavola mostra un elenco di terne pitagoriche ma gli studiosi non avevano inizialmente ben capito cosa fossero effettivamente quelle triple. La matematica babilonese usava una base 60 o un sistema sessagesimale. I ricercatori sono riusciti a dimostrare che la tavoletta originariamente era composta da 6 colonne e 38 righe e che, probabilmente, veniva usata dagli antichi scribi per fare dei calcoli utili per la costruzione delle infrastrutture. Il team è arrivato alla conclusione che non è Ipparco, l’astronomo greco, il padre della trigonometria ma che si debba ai babilonesi il merito di aver costruito le basi della matematica. In più, Manfield sostiene che “la matematica babilonese potrebbe essere passata di moda per più di 3000 anni, ma ha possibili applicazioni pratiche nel rilevamento, nella computer grafica e nell'istruzione".

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