Per impedire la diffusione del cancro al seno, gli scienziati ne trasformano le cellule in grasso

di Giuseppe Varriale

24 Agosto 2019

Per impedire la diffusione del cancro al seno, gli scienziati ne trasformano le cellule in grasso
Advertisement

Il tumore al seno è una delle più gravi piaghe dell'era odierna. Purtroppo, risulta essere il tumore invasivo più comune nelle donne: secondo i dati pubblicati dal World Cancer Report, il carcinoma mammario rappresenta, nelle donne, il 22,9% dei tumori invasivi e il 16% di tutti i tumori femminili.

Riuscire a sconfiggere questa patologia sarebbe, quindi, un enorme passo avanti per la medicina. Una recente ricerca ha forse trovato la soluzione.

via Cell

Advertisement

Cellule tumorali (in verde fluorescente, a sinistra) trasformate in cellule adipose (in marrone, a destra)

Cellule tumorali (in verde fluorescente, a sinistra) trasformate in cellule adipose (in marrone, a destra)

University of Basel

L'Università di Basilea (UNIBAS) ha da poco pubblicato una ricerca effettuata sui topi ai quali erano stati impiantati tumori alla mammella. Nel corso della ricerca, gli scienziati sono riusciti a trasformare buona parte delle cellule metastatizzate in tessuto adiposo. Per riuscire nell'impresa, i ricercatori hanno analizzato la transizione epitelio-mesenchimale (EMT) del tumore. L'EMT è il passaggio delle cellule tumorali dal tessuto epiteliale (il rivestimento interno ed esterno della maggior parte delle superfici corporee) a quello connettivo (che ha la funzione di provvedere al collegamento, al sostegno e al nutrimento di altri tessuti dei vari organi).

Analizzando l'EMT, i ricercatori hanno compreso che è possibile modificare il fenotipo (ossia le caratteristiche) delle cellule tumorali per trasformarle in cellule adipose.

Advertisement
Wikipedia / Lucasmcorso

Wikipedia / Lucasmcorso

Durante l'esperimento ― coordinato da Gerhard Christofori, professore di biochimica alla UNIBAS ― è stato impiantato un tumore mammario umano nel corpo di alcuni topi. Successivamente, il tumore è stato trattato con due farmaci: il trametinib, una sostanza che appartiene ad una nuova classe di farmaci antitumorali mirati, i cosiddetti inibitori della crescita tumorale, e il rosiglitazone, un farmaco utilizzato nella cura al diabete.

Grazie a questi farmaci, quando le cellule tumorali hanno iniziato la transizione epitelio-mesenchimale, invece di diffondersi, si sono trasformate in innocue cellule adipose.

La ricerca apre un campo di possibilità inaspettato, nella lotta contro i tumori mammari. Ora l'auspicio è che le ricerche possano velocemente essere confermate anche per quanto riguarda il trattamento di questa patologia in soggetti umani e che, così, si possa finalmente combattere concretamente il tumore al seno.

Advertisement