Questi vermi "congelati" si sono risvegliati dopo 40.000 anni

di Simone Fabriziani

23 Giugno 2019

Questi vermi "congelati" si sono risvegliati dopo 40.000 anni
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Dopo un lunghissimo periodo di ibernazione si può tornare alla vita, ma non per gli esseri umani o perlomeno, non ancora. Stando alle ultime scoperte scientifiche, questa possibilità però esiste in Natura, ed è stata comprovata da un team di ricercatori russi che ha letteralmente "scongelato" dei vermi nematodi intrappolati nei ghiacci perenni della Siberia sin dal periodo del Pleistocene. Una scoperta che nel mondo della scienza ha già fatto molto parlare di sé.

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Dopo ben 42.000 anni intrappolati nel permafrost preistorico, questi vermi hanno iniziato a mangiare e a muoversi dopo circa due settimane dal "salvataggio" da parte del team di ricercatori russi; nonostante la resistenza di questa specie animale alle bassissime temperature era già nota alla scienza, è la prima volta che nel mondo della ricerca si assiste ad un "risveglio" alle funzioni vitali dopo così tanto tempo.

Ora, i meccanismi di adattamento di questi vermi nematodi è studiato per cercare di capire se può essere traslato anche in altri campi della conoscenza, come ad esempio se applicabile ad alcune condizioni organiche dell'essere umano.

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Più specificatamente, conoscendo il segreto di lunga vita dei nematodi, si potrebbe in futuro assistere ad una realtà scientifica in cui malattie rare o incurabili possono essere messe "in pausa" nel frattempo che si trovi una cura. Al momento però la crionica (lo studio che si occupa di mantenere i corpi a temperature molto basse) non ci permette di illuderci troppo: non esistono tecniche efficaci adattabili agli esseri umani perché l'acqua, a temperature bassissime, diventa ghiaccio e "rompe" la parete delle cellule che gli stanno attorno.

Ma in futuro non si sa mai cosa accadrà, lo conferma la scienza!

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