Un orso a cui i turisti davano cibo per farsi i selfie è stato abbattuto dalle autorità perché troppo abituato agli umani

di Marta Mastrogiovanni

20 Giugno 2019

Un orso a cui i turisti davano cibo per farsi i selfie è stato abbattuto dalle autorità perché troppo abituato agli umani

Negli Stati Uniti, in Oregon, un orsetto nero di 2 anni è stato abbattuto dal corpo forestale americano perché si era abituato troppo alla presenza degli esseri umani. Il povero animale era diventato un po' troppo amichevole con le persone che continuavano a dargli da mangiare per potersi fare dei selfie in sua compagnia, nonostante l'assoluto divieto imposto. L'essere umano, egoista e noncurante delle conseguenze, ancora una volta, ha causato indirettamente la morte di un altro essere vivente.

via statesmanjournal

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Secondo quanto riportato dallo Sheriff's Office della contea di Washington e dal dipartimento di Fish & Wildlife dell'Oregon, pochi giorni prima di essere abbattuto, l'animale era stato avvistato in prossimità di un gruppo di turisti allo Scoggins Valley Park. A distanza di pochissimo tempo l'orso era stato avvistato ancora una volta nella stessa zona e almeno due persone hanno segnalato l'animale allo sceriffo della contea. In più di un'occasione l'orso è stato riportato nei boschi dalle autorità, ma inevitabilmente l'animale si è sempre ripresentato nelle stesse aree urbane. Lo Statesman Journal ha riferito che l'orso è stato abituato sin dalla nascita ad interagire con le persone, ma solo recentemente diversi turisti avevano iniziato a dargli da mangiare, nonostante gli insistenti divieti. Le autorità hanno ricevuto tantissime segnalazioni di turisti che continuavano a farsi delle foto con l'orso, il quale ormai sembrava mettersi in posa in ogni scatto. 

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Per assicurare la sicurezza di tutti, le autorità hanno preso la triste decisione di abbattere il povero animale. I biologi hanno più volte implorato le persone di non nutrire l'orso e, in generale, gli animali selvatici, i quali sono perfettamente in grado di badare a sé stessi. L'infelice scelta di uccidere l'orsetto è stata dettata, dunque, dalla volontà di tenere al sicuro le aree urbane ripetutamente frequentate dall'animale ― una scelta fortemente criticata da molti amanti degli animali. La soluzione più equa, per alcuni di loro, sarebbe stata quella di spedire l'orso in un rifugio e non di eliminarlo. 

Una triste storia che ci deve assolutamente far riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni.