Mini robot che indirizzano i farmaci verso le cellule tumorali: i risultati dei test sono incoraggianti

di Simone Fabriziani

14 Maggio 2019

Mini robot che indirizzano i farmaci verso le cellule tumorali: i risultati dei test sono incoraggianti
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I passi che negli ultimi decenni sono stati intrapresi dalla medicina sono così grandi che le innumerevoli scoperte scientifiche odierne ci fanno ben sperare in un futuro in cui anche le patologie più complesse possano trovare una soluzione di medicamento efficace e definitiva. Una innovazione verso le tecniche di immissione farmacologica nei pazienti affetti da tumore arriva da una sorprendente ricerca effettuata al Massachussets Institute of Technology (Mit) negli Stati Uniti.

via MIT

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MIT

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Lo studio affrontato dal team di scienziati capitanato dalla ricercatrice Simone Schuerle ha enfatizzato la possibilità, nata dopo anni di sperimentazione in laboratorio, di utilizzare mini robot di 35 millimetri di diametro, quasi quanto una cellula umana, che aiutino le nano-particelle presenti nei farmaci ad uscire dal flusso sanguigno senza possibilità di disperdersi ed arrivare efficacemente alla sede preposta, accumulandosi nel posto giusto.

I mini robot sperimentati al MIT saranno quindi capaci di rendere le cure farmacologiche più efficaci; formati da una piccola elica, si muovono all'interno del flusso sanguigno creando una corrente artificiale che indirizza le nanoparticelle; a creare la corrente è un campo magnetico esterno il cui movimento ricalca esattamente quello dei batteri; non è dunque un caso che questi mini robot sperimentati negli Stati Uniti vengano comunemente denominati dai ricercatori "flagellum batterico artificiale".

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qimono/Pixabay

qimono/Pixabay

Stampati in 3D e rivestiti di nichel (per questo altamente magnetici), questi robot infinitesimali hanno dato già buoni frutti in fase di sperimentazione: sono difatti riusciti a penetrare ben due volte più profondamente nel tessuto organico rispetto alla fase precedente in cui le nanoparticelle venivano immesse nel sangue senza l'aiuto dei robot magnetici. L'ingresso delle particelle nel tessuto tumorale è quindi facilitato dai mini robot, una cui efficace variante è stata studiata utilizzando batteri veri e propri; in quest'ultimo caso, guidati dal campo magnetico esterno, i batteri sono stati capaci di indirizzare le nano-particelle dei farmaci con una velocità tre volte superiore rispetto alla normalità.

Lo step successivo sarà quello di passare alla sperimentazione animale poi quella umana; se i dati positivi riscontrati in laboratorio verranno confermati, si potrà dunque parlare di un enorme passo avanti nell'efficacia dei farmaci somministrati per le cure tumorali. Di certo un segnale incoraggiante verso i progressi medici riguardanti il trattamento del cancro.

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