I ricercatori hanno creato dei mattoni dai rifiuti corporei umani: sono solidi e più isolanti di quelli tradizionali

di REDAZIONE

07 Maggio 2019

I ricercatori hanno creato dei mattoni dai rifiuti corporei umani: sono solidi e più isolanti di quelli tradizionali
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Sulle prime potrebbe sembrare un po' insolito, magari anche spiacevole. Tuttavia questa scoperta scientifica potrebbe avere un enorme potenziale ecologico. 

L'idea è nata dalla necessità di trovare materiali da costruzione che abbiano un minore impatto sull'ambiente. Ogni anno, infatti, vengono prodotti circa 1,5 trilioni di mattoni, che significano scavi per oltre 3 miliardi di metri cubi di terra argillosa, equivalenti a più di 1000 campi da calcio scavati a 400 metri di profondità.

Cifre non trascurabili, che vanno unite al dispendio energetico che serve a produrre i mattoni stessi, nonché all'impiego massiccio del dragaggio, il processo di scavo in profondità utilizzato per tirare fuori sabbia e argilla: ma un team di ricercatori australiani potrebbe aver trovato il giusto compromesso tra eco-sostenibilità e esigenze di costruzione.

via mdpi.com

mdpi.com

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Un team di ricercatori della RMIT University in Australia ha studiato la possibilità di realizzare componenti per l'edilizia a partire da rifiuti organici umani. Pubblicata sulla rivista Buildings, la ricerca ha fatto molto scalpore, poiché potrebbe segnare un nuovo corso nell'edilizia sostenibile.

L'utilizzo delle feci umane è risultato utile per produrre mattoni solidi e resistenti proprio come quelli tradizionali. Il "segreto" sta nell'utilizzo dei biosolidi.

Questi materiali organici, ottenuti dagli scarti solidi delle acque di scarico, hanno già trovato numerosi utilizzi, specialmente per la concimazione in agricoltura, dopo opportuni trattamenti.

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rmit.edu.au

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L'idea dei ricercatori australiani è stata quella di miscelare gli scarti con le sostanze tradizionali per produrre i mattoni. Gli studiosi hanno dimostrato che un processo del genere ridurrebbe del 30% la quantità di rifiuti organici inviati nelle discariche, salvaguardando allo stesso tempo l'ambiente dai continui e massicci scavi.

È proprio su questi due punti fondamentali che ha insistito Abbas Mohajerani, ingegnere civile della RMIT, fra i coordinatori dello studio.

Oltre al minor impatto ambientale per la loro produzione, i mattoni ottenuti dai biosolidi hanno dimostrato di avere anche un migliore isolamento termico rispetto a quelli classici.

U.S. Air Force photo/Tech. Sgt. Brian Ferguson

U.S. Air Force photo/Tech. Sgt. Brian Ferguson

Nonostante le caratteristiche di questi materiali e tutte le implicazioni relative alla loro produzione siano ancora oggetto di studio, le premesse sono senza dubbio incoraggianti.

È positivo, infatti, sapere che ciò che trattiamo come scarto e rifiuto senza alcuno scopo, possa contribuire in modo così decisivo a tutelare il benessere del nostro pianeta, in nome di una sostenibilità quanto mai necessaria.

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