Come funziona il nuovo farmaco "cavallo di Troia", che uccide le cellule tumorali dall'interno

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di Marco Renzi

13 Febbraio 2019

Come funziona il nuovo farmaco "cavallo di Troia", che uccide le cellule tumorali dall'interno
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Il nome con cui è stato ribattezzato è evocativo e sicuramente su di lui la comunità scientifica ripone non poche speranze: si tratta del "cavallo di Troia", un farmaco anti-tumorale che riesce ad uccidere le cellule dall'interno e che rappresenterebbe una valida alternativa alle terapie attualmente più diffuse, soprattutto per i pazienti che sviluppano resistenze.

Il suo nome reale è tisotumab vedotin (indicato come TV) e risulta efficace su sei tipologie diverse di tumori. I test sull'uomo sono attualmente in corso, con risultati molto incoraggianti.

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Come funziona il nuovo farmaco "cavallo di Troia", che uccide le cellule tumorali dall'interno - 1

Il nome "cavallo di Troia" suggerisce che il farmaco possa distruggere le cellule tumorali dall'interno, proprio come fecero i guerrieri greci nel poema omerico: in effetti il tisotumab vedotin agisce rilasciando una sostanza tossica che uccide le cellule dall'interno, ed è risultato efficace contro i tumori alla vescica (27%), alla cervice (26,5%), alle ovaie (14%), all'esofago (13%), al polmone non a piccole cellule (13%) e all'endometrio (7%).

Gli esiti dei test (che hanno coinvolto fino ad ora circa 30 pazienti) hanno permesso al farmaco di passare al secondo livello di sperimentazione, in particolare per il cancro alla cervice, contro il quale i ricercatori hanno notato gli effetti più evidenti. È in programma una nuovo ciclo di test su un campione più grande (120 pazienti) allo scopo di testare ulteriormente l'efficacia del farmaco e analizzare gli effetti collaterali (nausea, sanguinamento dal naso, stanchezza e problemi alla vista) così da poterli attenuare.

I ricercatori sono molto entusiasti per il metodo di azione del farmaco, che non solo può essere efficace contro questi tipi di tumori, ma può affiancarsi alle cure esistenti per altri tipi di malattie, ed apre di fatto le porte ad una nuova serie di sperimentazioni incrociate. Speriamo di sentire parlare ancora e presto di questo innovativo "cavallo di Troia".

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