Se pensi che i gatti siano asociali, è probabile che sia tu ad essere una brutta persona: lo dice la scienza

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di Claudia Melucci

24 Gennaio 2019

Se pensi che i gatti siano asociali, è probabile che sia tu ad essere una brutta persona: lo dice la scienza
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I gatti sono animali indipendenti, che non si affezionano. A differenza dei cani, sono molto asociali perché non hanno bisogno di compagnia. Sono queste le frasi che si sentono dire spesso sui gatti e che accendono inevitabili dibattiti con chi la pensa diversamente.

Uno studio pubblicato su Behavioral Processes pare dar ragione proprio a chi sostiene che i gatti non siano affatto asociali come è credenza comune.

via Science Direct

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I ricercatori dell'Università dell'Oregon hanno studiato il comportamento di un campione di gatti, domestici e provenienti da un rifugio.

Lo studio è stato organizzato in due esperimenti: nel primo, 46 gatti – metà con un padrone e metà in attesa di adozione in un rifugio – sono stati messi in una stanza insieme ad un estraneo, seduto a terra. Per due minuti la persona doveva ignorare il gatto, poi poteva chiamarlo ed accarezzarlo quando il gatto lo consentiva. Il secondo esperimento, invece, ha visto protagonisti solo gatti domestici, che hanno vissuto la stessa esperienza insieme ai loro padroni. 

In tutti e due i casi, e sia per i gatti domestici che quelli del rifugio, è stato visto che gli animali sono molto desiderosi di interagire con gli umani, soprattutto quando questi ultimi rivolgono loro delle attenzioni. "Abbiamo visto che i gatti trascorrono molto più tempo vicino alle persone che facevano caso a loro, rispetto a coloro che li ignoravano", ha affermato Krystin R. Vitale, principale autrice dello studio. Per la dottoressa non è stata una sorpresa, visto che in un precedente studio aveva già constatato che i gatti preferissero l'interazione con gli umani anche quando in ballo c'è cibo e giochi. 

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L'esperimento dimostra che quando siamo aperti nei confronti dei gatti, loro sono di conseguenza interessati a noi. Tuttavia è da ammettere che il gatto mantiene un certo stato di allerta, anche quando si lascia accarezzare: non possiamo negarlo, avere modo di scegliere – se rimanere o andarsene – è ciò che i gatti amano di più. 

L'aspetto più illuminante dell'esperimento è stato il comportamento dei gatti in attesa di adozione: rispetto a quelli domestici, hanno trascorso molto più tempo nelle vicinanze delle persone inattive, che potrebbe essere un riflesso del fatto che questi felini hanno un bisogno anche maggiore di attenzioni. 

Che cosa possiamo imparare dallo studio? Che i gatti sono più simili a noi umani di quanto crediamo: certamente qualcuno sarà asociale, ma altri sono impazienti di fare amicizia!

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