Lascia la famiglia per eseguire un trapianto di fegato nella notte di Capodanno: le sue parole ci fanno riflettere

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di Marco Renzi

02 Gennaio 2019

Lascia la famiglia per eseguire un trapianto di fegato nella notte di Capodanno: le sue parole ci fanno riflettere
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Quando si parla di dedizione al lavoro e di forza di volontà, il pensiero va prima di tutto a coloro che lavorano nella sanità e nel sociale, che ogni giorno sopportano un enorme peso psicologico - oltre che fisico - per portare avanti la loro professione. La loro dedizione è così forte che spesso riesce a superare le barriere del benessere meramente personale, trasformando una lavoratore in una sorta di eroe moderno.

È proprio il caso del dottor Daniele Pezzati e dell'equipe di chirurgia epatica di un ospedale toscano, che a Capodanno non hanno esitato a separarsi dalla famiglia per portare avanti la loro professione, eseguendo un trapianto di fegato proprio durante la notte in cui tutto il mondo è intento a festeggiare.

Il chirurgo ha voluto condividere con un post su Facebook il suo modo particolare di "festeggiare" l'arrivo del nuovo anno, ed ovviamente ha raccolto commenti di stima da ogni parte del paese. Il suo messaggio è stato condiviso da centinaia di persone, affascinate da un esempio così grande di professionalità.

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Daniele Pezzati/Facebook

Daniele Pezzati/Facebook

In realtà il contenuto del post contiene un messaggio dolce-amaro, poiché il lavoro del centro - l'Unità operativa di chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana - rischia di essere un altro esempio di eccellenza italiana che soccombe alla burocrazia e alle politiche poco lungimiranti. Nonostante i 22 anni di attività festeggiati a maggio 2018 (con oltre 2000 trapianti eseguiti), e nonostante quello della notte di Capodanno fosse il 160esimo dell'anno, la struttura è stata - per usare le parole del medico - "denigrata sui giornali ed ai piani alti della politica che cercano disperatamente una scusa per depotenziarci ed aprire un (inutile) ulteriore centro a Firenze".

Le critiche al centro sono davvero una pugnalata per chi - come il dottor Pezzati - ha fatto più di 100 notti nel 2018, accumulando ben 700 ore di lavoro notturno.

I chirurgo esprime grande gratitudine per la sua famiglia, che lo appoggia e lo sostiene nonostante le festività trascorse tra un'operazione e l'altra. Dalle sue parole emerge la fatica di dover lasciare a casa suo figlio, desideroso di giocare con il papà, e parallelamente l'orgoglio di continuare instancabilmente a salvare vite umane, mettendo da parte il personale benessere per una missione più grande.

Un orgoglio e una passione che troppo raramente riscontriamo in chi occupa i famosi "piani alti" di cui parla il medico: dirigenti e politicanti spesso troppo distanti dalla realtà, che non fanno abbastanza per onorare e rispettare l'impegno di chi lavora onestamente e duramente.

Il nostro augurio è che il 2019 possa regalare al nostro bellissimo Paese la lungimiranza e l'equità per riconoscere il valore delle migliaia di persone che ogni giorno sfidano la stanchezza e le avversità per migliorare la vita degli altri.

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Pubblicato da Daniele Pezzati su Lunedì 31 dicembre 2018
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