Mangiare meno carne è la migliore cosa che si può fare per salvare il pianeta nel 2019

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di Claudia Melucci

02 Gennaio 2019

Mangiare meno carne è la migliore cosa che si può fare per salvare il pianeta nel 2019
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L'anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno in cui la popolazione mondiale ha fatto i conti con i cambiamenti climatici, rendendosi conto di quanto la vita sul pianeta sia desinata a cambiare. La questione è stata presa più seriamente anche dai governi che però, nonostante tutto, hanno dimostrato di non saper mettere da parte gli interessi personali, per abbracciare un politica ambienta globale.

Cosa fare quindi, visto che le emergenze climatiche rimangono le stesse anche per il 2019? Non dimentichiamoci, inoltre, che ci avviciniamo sempre di più a quello che è stato presentato come un vero e proprio ultimatum alla Terra – il 2030, entro il quale il riscaldamento climatico dovrà essere contenuto sotto i 2°C.

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pixabay.com

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Gli scienziati hanno più volte ribadito nell'ultimo anno quella che assume l'aspetto di un'unica scelta: ridurre drasticamente il consumo di carne per salvare il pianeta.

Molti si stupiranno a leggere che il destino del pianeta è legato a cosa si porta in tavola e cosa no: eppure sono numerose le ricerche che mettono in luce l'incredibile impatto dell'allevamento del bestiame sulla Terra. Le emissioni di metano provenienti dalle mucche, insieme all'uso di fertilizzanti, producono emissioni gassose che neanche le macchine, i tir e gli aerei di tutto il mondo raggiungono.

Anche la deforestazione portata avanti per fare spazio ad allevamenti sempre più intensivi ed estesi incide sull'ecosistema, spazzando via animali e alterando profondamente gli habitat degli animali che sopravvivono: la distruzione degli ambienti naturali ha fatto sì che gli animali da allevamento e l'essere umano costituissero oggi il 96% dei mammiferi dell'intero globo. 

Le pratiche di allevamento tradizionali minacciano l'estinzione di massa di altri animali, oltre ad un ingente inquinamento di suoli, fiumi, corsi d'acqua e oceani. 

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Humane Society of the United States/Wikimedia

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Secondo gli scienziati sono necessarie drastiche riduzioni nel consumo di carne se si vogliono evitare pericolosi cambiamenti climatici: la riduzione ammonta al 90% del consumo attuale per i paesi occidentali. Gli stessi consigliano una dieta "flessitariana" come alternativa a quella vegana o vegetariana: un regime alimentare in cui si preferiscono proteine vegetali, moderando l'assunzione di quelle animali.

La soluzione di mangiare meno carne per scongiurare conseguenza gravose per il pianeta è reale, tanto che si è già pensato a come raggiungere questo obiettivo: chi ipotizza una tassa sulle carni rosse, un'alimentazione a base di alghe per ridurre l'emissione di CO2 da parte delle mucche, chi invece si dice pronto a mangiare insetti. Anche una carne cresciuta in laboratorio, analoga in tutto e per tutto a quella animale, è stata testata.

Qualunque sia la via che si intraprenderà, il 2019 è l'anno in cui ognuno di noi è portato a compiere una scelta che, per quanto personale, è una possibilità di poter salvare il pianeta da uno schianto che pare inevitabile. 

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