La Finlandia è il primo paese al mondo ad aver abolito tutte le materie scolastiche tradizionali

di Alberto Ragazzini

31 Dicembre 2018

La Finlandia è il primo paese al mondo ad aver abolito tutte le materie scolastiche tradizionali
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Quando si parla di istruzione e sistema educativo, la Finlandia è sinonimo di eccellenza da ormai oltre un decennio. Per continuare a primeggiare in questa speciale classifica, le istituzioni hanno sentito il bisogno di fare un cambiamento radicale alla metodologia di apprendimento. Per la prima volta le materie tradizionali come scienze, matematica o geografia sono state abolite dalle scuole per far posto a dei nuovi insegnamenti basati sullo studio dei "fenomeni". 

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Il Sistema educativo finlandese è uno dei migliori al mondo secondo i dati raccolti ogni 3 anni dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) attraverso il programma PISA. Per dare una nuova spinta e una nuova linfa al sistema scolastico, qualche anno fa sono state abolite le materie tradizionali e i vecchi metodi di apprendimento, per essere sostituiti da nuovi insegnamenti "basati sullo studio dei fenomeni" dove le materie si accavallano tra di loro. 

Il bisogno di cambiamento è stato avvertito e condiviso da tutti coloro che lavorano in questo settore, è stato infatti ritenuto necessario per preparare i giovani ragazzi alla società moderna, eliminare i metodi di istruzione usati per tutto il '900 e ormai considerati inadatti e obsoleti. Ma qual è il segreto e per quale motivo il sistema educativo è così sviluppato in Finlandia.

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Le scuole finlandesi sono finanziate pubblicamente, i responsabili al governo per il sistema scolastico sono innanzitutto educatori e mai leader politici o uomini d'affari. Gli obiettivi scolastici sono nazionali, questo significa che si può ricevere la stessa istruzione in qualsiasi scuola del paese anche in quella più sperduta. Gli studenti vengono lasciati più liberi (l'istruzione obbligatoria non inizia prima dei 7 anni) e con meno compiti, questo li porta a trascorrere più tempo a giocare all'aria aperta. 

Agli studenti viene inoltre insegnato come imparare una cosa e non piuttosto come fare un compito in classe: il bambino in questo modo impara di più perché si sente pronto.

Lucélia Ribeiro/Wikipedia

Lucélia Ribeiro/Wikipedia

Questa metodologia di istruzione ha però delle criticità che sono state evidenziate da alcuni educatori. Gli studenti meno capaci potrebbero infatti risultare penalizzati  nel processo di apprendimento rispetto a quelli più brillanti. Con un sistema di insegnamento basato sullo studio dei fenomeni in relazione ai fatti reali, gli studenti sono stimolati ad apprendere secondo il proprio ritmo e a muovere i passi successivi soltanto quando si sentono pronti. I ragazzi che invece trovano più difficoltà e devono essere stimolati, potrebbero non essere in grado di lavorare in questo modo quasi autonomo

Da quando questo progetto scolastico è stato attuato, i risultati degli studenti sono migliorati e si prevede la diffusione di questa metodologia su tutto il territorio nazionale entro il 2020. Non ci resta quindi che attendere i prossimi risultati del programma PISA, per avere una valutazione sull'effettivo funzionamento di questo modo di apprendimento "basato sui fenomeni". 

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