Questo macchinario stampa bicchieri in bioplastica con le bucce delle arance e li usa per servire la spremuta

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di Marco Renzi

13 Settembre 2019

Questo macchinario stampa bicchieri in bioplastica con le bucce delle arance e li usa per servire la spremuta
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Come cambierebbe il mondo se riuscissimo a recuperare le materie di scarto in maniera efficiente dando loro una nuova vita ed un nuovo utilizzo? Questa la domanda a cui ha risposto lo studio di architettura e design Carlo Ratti Associati, quando ha progettato e realizzato per la compagnia Eni questo distributore di succo d'arancia espresso che riutilizza le bucce per creare i bicchieri. Esatto, avete capito bene, il succo viene servito nei bicchieri prodotti a partire dalle bucce delle arance spremute minimizzando gli sprechi.

via wired.com

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nicola giorgetti/carlo ratti associati

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Il prototipo "Feel the Peel" è un perfetto esempio di come il design circolare può entrare nella quotidianità delle persone. Alto circa 3 metri, è dotato di una struttura circolare che contiene fino a 1.500 arance: quando qualcuno ordina un succo, i frutti entrano nella macchina, vengono tagliati e spremuti. E fin qui, tutto nella norma.

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nicola giorgetti/carlo ratti associati

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Successivamente però arriva la fase interessante: gli avanzi della spremitura cadono alla base del macchinario; qui le scorze vengono essiccate e poi macinate fino a creare una polvere che, mescolata con acido polilattico (PLA), dà vita ad un materiale bioplastico.

nicola giorgetti/carlo ratti associati

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Ci si avvia così all'ultima fase: il composto viene scaldato e trasformato in un filamento che, grazie ad una stampante 3D incorporata, va a comporre strato dopo strato il bicchiere in cui il succo stesso viene servito.

nicola giorgetti/carlo ratti associati

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Il progetto Feel the Peel, già entusiasmante dal punto di vista del processo (totalmente replicabile in altri ambiti), ha anche un altissimo valore divulgativo. Grazie alla tipologia della torre e alle pareti di vetro, i "clienti" del bar possono infatti assistere a tutto il processo, seguendo le fasi che portano alla rigenerazione dei rifiuti in materiali utili. Una breve ed incisiva "lezione" di economia circolare di cui le future generazioni hanno assolutamente bisogno.

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