Scoperto un dinosauro simile al Velociraptor, ma molto più grande: era lungo come un SUV

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di Gianmarco Bonomo

02 Maggio 2024

Le impronte del nuovo dinosauro scoperto in Cina, e una sua ricostruzione artistica
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Gli ultimi anni hanno visto una sorta di rivalutazione dei dinosauri: adesso sappiamo che i teropodi erano imparentati con gli uccelli e che, in tutta probabilità, avevano il corpo ricoperto di piume. Di recente, alcuni paleontologi hanno aggiunto un ulteriore tassello a questa storia: hanno scoperto infatti le tracce di un dinosauro che ricorda molto il Velociraptor. Ma su scala molto più grande: un vero e proprio megaraptor.

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Paleontologi scoprono un Velociraptor molto più grande del previsto: il ritrovamento

Un confronto fra le dimensioni dell'uomo e quelle dei parenti del Velociraptor

Fred Wierum/Wikimedia Commons - CC BY-SA 4.0 DEED

Sui Velociraptor è bene fare un po’ di chiarezza, perché nei film come Jurassic Park questi dinosauri hanno delle caratteristiche che non corrispondono al vero. In realtà, i Velociraptor sono teropodi molto piccoli, delle dimensioni di un tacchino, e con un corpo ricoperto di piume. Hanno comunque l’artiglio enorme sul secondo dito del piede, comune a tutti i deinonychosauria, ed erano sicuramente molto letali. Solo, non erano così grandi come li ricordiamo.

Per questa ragione, la scoperta di impronte fossili riconducibili ad un enorme raptor ha immediatamente catturato l’interesse di esperti e appassionati. Il ritrovamento è parte del lavoro di un team di ricerca cinese e americano guidato da paleontologi dell’Università di Scienze Geologiche della Cina. Nel cuore del bacino di Shanghang, le cui rocce risalgono al tardo Cretaceo, sono state ritrovate due impronte. La prima è di 11 centimetri e appartiene a un Velociraptorichnus, teropode lungo circa un metro. La seconda è di 36 centimetri e appartiene a una nuova specie, chiamata Fujianipus yingliangi e molto più grande.

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Le dimensioni del nuovo megaraptor ritrovato in Cina

Xing et al./iScience Cell-Press

Dalle dimensioni delle impronte, i paleontologi hanno potuto ricostruire con una buona approssimazione le dimensioni del teropode appena scoperto. Questo parente del Velociraptor doveva avere un’altezza all’anca di quasi 2 metri e una lunghezza di circa 5 metri, praticamente come un SUV. Dal punto di vista delle dimensioni parliamo quindi di un carnivoro molto più grande rispetto al Velociraptor ma anche rispetto al Deinonychus, il dinosauro impiegato nel film Jurassic Park e chiamato impropriamente Velociraptor. In un comunicato stampa sulla scoperta, i ricercatori hanno dichiarato:

Quando le persone pensano ai raptor, molto probabilmente pensano a quelli dei film di Jurassic Park: cacciatori aggressivi, muscolosi e di dimensioni umane. Ma queste tracce sono state lasciate da un gruppo molto più esile e intelligente della famiglia dei Velociraptor conosciuto come Troodontidi, emersa nel tardo Giurassico circa 95 milioni di anni fa. Questo raptor era lungo circa 5 metri e con zampe lunghe 1,8 metri. Immagina qualcosa del genere che ti viene incontro a tutta velocità.

Che aspetto aveva il Fujianipus yingliangi

L'aspetto del Velociraptor, che non doveva differire molto dal nuovo dinosauro scoperto in Cina

Nobu Tamura/Wikimedia Commons - CC BY-SA 3.0 DEED

Gli ultimi anni di ricerca scientifica sui dinosauri hanno scardinato molte delle convinzioni sulla loro natura e, allo stesso tempo, sul loro aspetto. Come per i suoi parenti Velociraptor e Deinonychus, o come il gigantesco Utahraptor scoperto negli Stati Uniti, anche il Fujianipus yingliangi doveva avere:

  • un corpo ricoperto di piume per l’isolamento termico;
  • delle zampe posteriori con un grande artiglio sul secondo dito;
  • un muso allungato con denti seghettati;
  • delle penne sulle zampe anteriori.

Il megaraptor era uno dei predatori principali del tardo Cretaceo nell’area corrispondente all’attuale Cina, ma i ricercatori sperano di trovare altri fossili della specie. La scoperta contribuisce senza dubbio alla conoscenza di questa particolare famiglia di teropodi, fra quelle più vicine ai moderni uccelli. Certo, l’immagine di “polli giganti” che i nuovi studi restituiscono toglie un po’ di fascino a quella di macchine mortali che hanno costruito negli anni. Ma ciò non vuol dire che questi dinosauri non fossero letali, anzi: anche un pollo può far male, soprattutto se del tardo Cretaceo.

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