La Luna avrà un fuso orario tutto suo: il progetto della NASA per misurare il tempo sul nostro satellite

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di Francesca Argentati

09 Aprile 2024

La Luna avrà un fuso orario tutto suo: il progetto della NASA per misurare il tempo sul nostro satellite
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Entro il termine del 2026, il nostro satellite avrà un fuso orario tutto suo: tutti i dettagli del nuovo progetto della NASA richiesto dalla Casa Bianca.

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Calcolare il tempo sulla Luna, perché?

La NASA creerà un fuso orario completamente incentrato sulla Luna, che verrà stabilito entro la fine del 2026. Qual è la ragione di questo progetto voluto dalla Casa Bianca? L'obiettivo statunitense è quello di stabilire delle regole internazionali a "livello spaziale", dal momento che l'umanità si sta muovendo verso una potenziale permanenza a lungo termine sulla Luna. L'agenzia spaziale americana sta organizzando diverse missioni Artemis con l'obiettivo di valutare un "soggiorno" duraturo del prossimo equipaggio che sbarcherà sul nostro satellite, previsto per il mese di settembre 2026. Si prevede anche, in quell'occasione, di provare a coltivare delle piante sulla Luna.

In vista di questa ambiziosa priorità, si è reso necessario conferire alla Luna un fuso orario tutto suo, che prende il nome di LTC, "Tempo Lunare Coordinato". A renderlo noto è una nota dell'Ufficio per la Scienza della Casa Bianca e farà parte di un progetto più ampio "per stabilire standard temporari su e intorno a corpi celesti diversi dalla Terra". Ma la Luna avrà fusi orari diversi come il nostro pianeta?

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Lo scarto temporale fra la Luna e la Terra

Lo scarto temporale fra la Luna e la Terra

Pixabay

Sulla Luna non ci sarà alcuna ora legale, ma ci sarà un'unica misura durante l'intero anno lunare. Secondo la nota, lo standard deciso dovrà raggiungere la precisione necessaria a "operare nel difficile ambiente lunare e andrà a beneficio di tutte le nazioni che viaggiano nello spazio". Naturalmente, occorre tenere conto del fatto che la gravità sulla Luna è molto più bassa rispetto alla Terra e, ogni giorno, il tempo viaggia 58,7 microsecondi più veloce. Uno scarto che può apparire infinitamente piccolo, ma che può avere un grande impatto, ad esempio, sulle comunicazioni tra i centri di controllo terrestre e le missioni in programma per monitorare la posizioni degli equipaggi e dei satelliti.

Steve Welby, vicedirettore dell'Office of Technology, Policy, and Strategy per la sicurezza nazionale, ha affermato: "Mentre la NASA, le aziende private e le agenzie spaziali di tutto il mondo lanciano missioni sulla Luna, su Marte e oltre, è importante stabilire standard temporali celesti per sicurezza e precisione." Per misurare il tempo sulla Terra, viene impiegato un elevato numero di orologi atomici posti in diverse aree del pianeta: sul satellite verranno posizionati strumenti simili per rilevare con precisione l'ora lunare.

Tempo Lunare Coordinato entro la fine del 2026

Tempo Lunare Coordinato entro la fine del 2026

Pixabay

Come ha spiegato Kevin Coggins, maganer del programma di comunicazione e navigazione spaziale della NASA, il ticchettio di un orologio atomico sulla Luna avrà una velocità differente rispetto alla Terra: "È logico che andando su un altro corpo, come la Luna o Marte, ognuno abbia il proprio battito cardiaco". Per calcolare il tempo nello spazio, esistono due modi diversi: l'UTC, il Tempo Coordinato Universale, seguito dalla Stazione Spaziale Internazionale che si trova in orbita terrestre bassa, a circa 400 km sopra la superficie della Terra, e il Spacecraft Event Time, usato dalla NASA per i veicoli spaziali che viaggiano in altre zone dello spazio allo scopo di registrare passaggi cruciali delle missioni.

Mentre la Cina ha annunciato una missione umana sulla Luna entro il 2030 e l'India entro il 2040, gli USA sviluppernno quindi un sistema di cronometraggio adatto all'ambiente lunare, dove un giorno corrisponde a circa 29,5 giorni terrestri, in collaborazione con altre agenzie USA e internazionali. In seguito, se il tempo terrestre dovesse subire modifiche, potrebbe essere necessario aggiungere secondi intercalari all'occorrenzaSapevi che la Terra potrebbe perderne uno per la prima volta?

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