Monumentale scoperta in Italia sui culti imperiali, grazie a un'antica lettera dell'imperatore Costantino

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di Francesca Argentati

11 Gennaio 2024

Monumentale scoperta in Italia sui culti imperiali, grazie a un'antica lettera dell'imperatore Costantino
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Un professore di storia americano ha fatto un'eccezionale scoperta in Italia, annunciato durante l'incontro annuale dell'Archaeological Institute of America. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio, o, per meglio dire, di ciò che potrebbe essere.

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Tempio del culto imperiale scoperto a Spello, in Italia

Tempio del culto imperiale scoperto a Spello, in Italia

Zyance/Wikimedia commons - CC BY-SA 2.5 DEED

Nonostante siano trascorsi dei secoli, nel mondo si celano ancora scoperte in attesa di essere trovate, nascoste negli angoli ancora inesplorati del nostro pianeta o in centri abitati che ne ignorano l'esistenza. Le ricerche di storici e archeologi sono in perenne fermento per individuare antichi siti e tasselli di un puzzle che ritrae il nostro passato. Artefice di un'incredibile scoperta è il professore di storia Douglas Boin della Saint Louis University, Missouri, che insieme al suo team ha trovato quello che ritengono essere stato un tempio romano, il più grande scoperto fino a oggi. Secondo Boin, si tratterebbe della testimonianza più importante del culto imperiale avvenuto nell'Italia del IV secolo fino al tardo Impero Romano.

Il tempio è stato scoperto a Spello, una cittadina medievale in provincia di Perugia, Umbria, Italia. Boin ha spiegato: "Abbiamo trovato tre muri di una struttura monumentale che le prove suggeriscono appartenessero a un tempio romano risalente al periodo di Costantino, nel IV secolo d.C. e, se l'ipotesi del nostro team è giusta, costituirà un'aggiunta notevole al paesaggio di questo angolo d'Italia. Aiuterà in modo significativo nella comprensione della città antica, del paesaggio urbano antico e della società cittadina nel tardo impero romano, perché potenzialmente mostra le continuità tra il mondo pagano classico e il mondo romano paleocristiano che spesso vengono offuscate o cancellate dal vasto narrazioni storiche”.

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Lettera dell'imperatore Costantino ha condotto le ricerche a Spello, Italia

Lettera dell'imperatore Costantino ha condotto le ricerche a Spello, Italia

Saint Louise University

Boin, che è un grande esperto dell'antica Roma e dei suoi culti religiosi, ha scoperto il tempio in estate, insieme alla dottoressa Letizia Ceccarelli del Politecnico di Milano e agli altri membri del gruppo di scavo. La scelta di recarsi in questo piccolo e antico comune, situato sulle colline e distante circa venti minuti da Assisi, è stata dovuta a una lettera appartenente al IV secolo e scritta dall'imperatore Costantino ai cittadini, in cui faceva riferimento a una festa di carattere religioso. Il rescritto fu scoperto nel XVIII secolo e, stando a quanto riportato, concedeva il permesso agli abitanti spellani di celebrare l'evento religioso nel proprio comune di nascita, senza dover per forza raggiungere il luogo effettivo della festa, che si sarebbe tenuta in un'altra città.

Ma, per ottenere questo permesso, avrebbero dovuto fare qualcosa di importante: realizzare un tempio in onore dei divini antenati di Costantino, ovvero la famiglia Flavia, e adorarli con devozione. Questo, secondo Boin, testimonia l'aspetto multiculturale della società romana di quel periodo: "C'era una notevole continuità religiosa tra il mondo romano e il mondo cristiano primitivo. Le cose non sono cambiate da un giorno all'altro. Prima della nostra scoperta, non avevamo mai cominciato a immaginare le dimensioni dei reali siti fisici e religiosi che avrebbero potuto essere associati a questa tarda 'pratica di culto imperiale.'"

Nonostante le coordinate precise del tempio non fossero mai state accertate con esattezza, "a causa dell’iscrizione e del suo riferimento a un tempio, Spello offriva un potenziale molto allettante per un’importante scoperta di un culto imperiale sotto un sovrano cristiano.” Per confermare la sua ipotesi, Boin ha raggiunto Spello e supervisionato l'area sotterranea per verificare la presenza di eventuali rovine nascoste sotto la superficie. Dopo diverse settimane di ricerche tramite imaging, il gruppo concentrò la sua attenzione nell'area sottostante un parcheggio, che avrebbe potuto ospitare delle fondamenta monumentali.

Tempio del culto imperiale in Italia, le ricerche continueranno

Tempio del culto imperiale in Italia, le ricerche continueranno

Saint Louise University

Iniziando le operazioni di scavo, la squadra ha trovato due muri uniti a formare un angolo. Continuando a scavare hanno scoperto quelle che, secondo Boin, sono le tre pareti interne del tempio. Per confermare la sua idea, i lavori dovranno proseguire per un'altra stagione estiva ed esaminare ulteriormente le rovine, ma se dovesse rivelarsi fondata, sarebbe realmente la più grande prova riportata in luce del culto imperiale dell'epoca. "Ci sono prove provenienti da altri luoghi del mondo romano che i governanti cristiani sostenevano le pratiche di culto imperiali. Sappiamo che i pagani adoravano nei loro templi nel IV secolo, ma questi ritrovamenti sono stati tutti piccoli e irrilevanti. E sapevamo che i cristiani sostenevano il culto imperiale, senza alcuna idea di dove lo facessero. Questo tempio colmerebbe questi due punti di riferimento."

Non solo: confermerebbe che i cambiamenti sociali dell'epoca avvenivano in modo molto graduale. Costantino fu il primo imperatore romano che si convertì al cristianesimo, ma soltanto settant'anni più tardi diventò la religione ufficiale dell'Impero romano con Teodosio, durante i quali molti continuarono ad adorare gli dei pagani e il processo di conversione fu piuttosto lento. “Questo edificio ci mostra la capacità di resistenza delle tradizioni pagane che erano rimaste in vigore per secoli prima dell’ascesa del cristianesimo, e ci mostra come gli imperatori romani continuarono a negoziare i propri valori, le proprie speranze e sogni per il futuro dell’imperatore e dell’Impero senza abbattere o seppellire il passato."

Una scoperta che proverebbe le sfumature del processo di cambiamento culturale e religioso, descrivendone le radici ancorate al passato e lo sguardo rivolto al futuro.

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