Terrapiattisti organizzano una spedizione in Antartide per studiare il confine del mondo e dimostrare la loro teoria

di Matteo Cicarelli

06 Ottobre 2022

Terrapiattisti organizzano una spedizione in Antartide per studiare il confine del mondo e dimostrare la loro teoria
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Sono secoli che l'uomo dibatte su numerose questioni, una di queste riguarda la forma della Terra. I primi a discutere su questo argomento sono stati i greci. Talete da Mileto credeva che le terre emerse fossero un disco piatto che galleggiava sull’acqua, Anassimando associava il nostro mondo a un cilindro, fluttuante nello spazio. Pitagora, invece, aveva stabilito che la Luna fosse una sfera e quindi, molto probabilmente, anche la Terra potesse avere la stessa forma.

Lo sviluppo tecnologico sembra aver dato ragione a Pitagora, anche se esiste un gruppo di individui che ritiene non sia così, ma che il nostro pianeta sia piatto. Proprio per questo, hanno deciso di dare il via a una spedizione in Antartide per studiare quello che, secondo loro, dovrebbe essere il confine estremo del mondo.

via Forbes

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Ilya Grigorik/Wikimedia Commons - Not the actual photo

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L'Antartide rappresenta un vero e proprio interesse per i terrapiattisti, perché come spiega uno dei loro principali esponenti Robbie Davidson, se si prendesse il globo e lo si schiacciasse il polo sud costeggerebbe l'intera Terra. È come se fosse un muro giacchiato che ne delimita il confine. Proprio per questo motivo, un gruppo di esploratori si vuole mettere in viaggio per scoprire se le loro ipotesi siano vere o meno.

Lo scopo di questa avventura è quella di costeggiare il muro di ghiaccio, se le ipotesi sono corrette circumnavigheranno tutta la Terra, dimostrando così che il Polo Sud costituisce i bordi estremi del nostro pianeta. La Flat Earth Society vorrebbe meglio visionare questo muro di ghiaccio, spesso 150 metri, perché ritiene sia stato posto lì per impedire agli esploratori di andare oltre.

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Pexels - Not the actual photo

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Il problema più grande, però, è rappresentato da alcune regole che non permetterebbero di avvicinarsi al Polo Sud. Il Trattato Antartico del 1961 nega qualsiasi rivendicazione di sovranità territoriale in Antartide. Sembrerebbe una restrizione difficile da aggirare, anche se ci sono alcuni dettagli, che potrebbero permettere si superare l'ostacolo. Infatti, il trattato permette la libertà di indagine scientifica. Adesso, sta solo ai terrapiattisti dimostrare che il loro viaggio abbia valenza di ricerca scientifica.

L'Antartide, infatti, è stato esplorato numerose volte. Nonostante, però le testimonianze di questi avventurieri e delle immagini della NASA i terrapiattisti vogliono osservare e studiare con i loro occhi questa porzione di globo per capire se la terra è realmente piatta come credono.

Tu cosa ne pensi?

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