Prende un impegno dopo il lavoro e non può fermarsi oltre l'orario, la manager: "Non sei professionale"

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di Francesca Argentati

07 Settembre 2022

Prende un impegno dopo il lavoro e non può fermarsi oltre l'orario, la manager: "Non sei professionale"
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Qual è la linea di confine tra il tempo da occupare nel lavoro e quello da dedicare alla propria vita privata? In linea puramente teorica, dovrebbe essere appunto quella che sancisce il termine dell'orario lavorativo, salvo aver svolto tutti gli incarichi che ci sono stati affidati per la giornata. Dilungarsi oltre questo limite in ufficio può essere un'eccezione, non una regola, ma non tutti i datori di lavori la pensano così: una dipendente ha raccontato gli utenti della piattaforma Reddit quanto le è stato detto dalla sua manager riguardo la gestione del suo tempo libero, trovando le sue affermazioni assolutamente ingiuste.

via Reddit

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Pixabay-Not the actual photo

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Il post è stato intitolato in modo inequivocabile: "Mi è stato detto che avere piani 20 minuti dopo il mio orario di lavoro non è etico." Cosa è accaduto quindi, nello specifico? "La scorsa settimana la mia manager diretta ha deciso di programmare un incontro alle 16:15 di venerdì, che già di per sé sembra un po' assurdo, ma poi quando l'incontro ha richiesto più di 45 minuti, le ho detto 'mi dispiace, ma ho dei piani subito dopo quindi devo andare."

La reazione della responsabile, del tutto imprevedibile, non si è fatta attendere: "Ha deciso di sfogarsi su come dovremmo sempre lasciare l'ora dopo il lavoro libera in caso di necessità e che se anche se il nostro orario è dalle 9 alle 17, dovremmo considerarlo dalle 8 alle 18, nel caso dovessimo fare cose extra." Una considerazione piuttosto bizzarra, dal momento che un dipendente viene retribuito in base all'orario stabilito nel contratto, che esula quindi dal tempo ritenuto libero.

"Sinceramente non ho potuto fare a meno di ridere (ho silenziato la videochiamata per farlo, visto che eravamo su zoom) e poi le ho detto che purtroppo dovevo andare, dato che il mio programma dice che finisco alle 17 e ho il diritto di fare quello che voglio con il mio tempo libero. Dovremmo continuare la riunione lunedì mattina, e spero che il suo superiore non ci sarà soltanto per vedere se lei ne parlerà, perché lui è davvero molto tranquillo su tutta questa faccenda. Finché svolgiamo il nostro lavoro, a lui non importa a che ora lavori o fino a che ora."

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Gli utenti, leggendo questa vicenda, hanno commentato numerosi, chiedendo aggiornamenti su come poi fossero andate le cose, venendo accontentati dall'autrice del post e protagonista di questa storia. "Sono appena uscita dall'incontro e sia lei che il mio superiore si sono presentati (lui non era a conoscenza di questa situazione, si è unito perché voleva un input su un progetto su cui stiamo lavorando). Quindi quando l'incontro era quasi finito ho detto: 'A proposito, vorrei qualche chiarimento su una cosa. Sono stata informata venerdì che le mie ore dovrebbero essere 8-18 anziché 9-17. Voglio solo assicurarmi che questo sia stato stipulato per iscritto e che sarò adeguatamente compensata per questo."

Il capo si è mostrato stupito, "non capiva da dove arrivasse il mio discorso e la mia manager ha detto 'possiamo organizzare un incontro per discuterne più tardi.' Mi ha poi inviato un messaggio dicendomi che avrebbe preferito ne parlassi prima con lei, anziché davanti al capo, cosa che ho trovato esilarante dal momento che è stata lei a parlarne casualmente la scorsa settimana. Ha detto che stavo minando la sua autorità, ma io ho messo in chiaro che se devo lavorare 50 ore a settimana lo voglio scritto nero su bianco."

A quanto pare, la manager si è detta infine disposta a lasciar perdere, dal momento che la dipendente si è mostrata decisa a tutelare i propri diritti. Come avresti reagito se fossi stato al suo posto?

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