Elon Musk donerà 6 miliardi di dollari per combattere la fame nel mondo, ma solo ad una condizione

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di Lorenzo Mattia Nespoli

02 Novembre 2021

Elon Musk donerà 6 miliardi di dollari per combattere la fame nel mondo, ma solo ad una condizione
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Non è un mistero che, sul pianeta in cui viviamo, le ricchezze siano distribuite in modo poco equo tra le persone. La maggior parte di esse, infatti, è in mano a una percentuale ridottissima di individui, in mano ai quali si trova tutto ciò che, praticamente, servirebbe a molti altri per condurre un'esistenza più serena e soprattutto libera da problemi di sopravvivenza.

Elon Musk fa senza dubbio parte di questo gruppo di persone. Non è un caso se è considerato l'uomo più ricco del mondo, una persona che, devolvendo anche solo una piccola parte dei suoi averi nell'aiuto del prossimo, potrebbe davvero fare la differenza. Proprio da questo concetto è nata una sua affermazione che, nel giro di pochissimo tempo, è rimbalzata ovunque suscitando moltissime reazioni. Al centro dell'attenzione, un botta e risposta con David Beasley, capo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP). Vediamo cosa è successo.

via CNN

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Daniel Oberhaus/Wikimedia

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6 miliardi di dollari in azioni Tesla: questa l'incredibile donazione che Musk potrebbe sostenere per dare un aiuto risolutivo sul problema della fame nel mondo. Il ricchissimo imprenditore, però, non compierebbe questo gesto per nulla. In cambio dei suoi soldi, infatti, ha affermato di voler leggere previsioni chiare e precise da parte dell'Onu su come verrebbe impiegato quel denaro.

Tutto ha avuto luogo su Twitter, quando David Beasley ha affermato che un piccolo gruppo di persone particolarmente ricche potrebbe davvero aiutare a risolvere la fame nel mondo con una semplice frazione del loro patrimonio. "Dovrebbero farsi avanti subito - ha detto - 6 miliardi di dollari per aiutare 42 milioni di persone che non ce la faranno se non le raggiungiamo subito. Non è difficile".

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World Bank Photo Collection/Flickr

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A questo punto, la risposta di Elon Musk non si è fatta attendere. Chiamato in causa, il patron di Tesla ha detto: "se il World Food Programme può descrivere precisamente in questo thread su Twitter come quei 6 miliardi di dollari riusciranno a risolvere la fame nel mondo, allora venderò le azioni Tesla subito e farò la donazione".

Pixabay

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"Quella somma di denaro non risolverebbe definitivamente il problema della fame nel mondo - ha risposto Beasley - ma aiuterebbe a prevenire instabilità geopolitica, migrazioni di massa e a salvare 42 milioni di persone che soffrono la fame, tutti problemi aggravati anche dal cambiamento climatico, dalle guerre e dalla pandemia".

WFP.Aviation/Wikimedia

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Insomma: uno scambio netto e con toni di sfida tutt'altro che velati, quello tra Onu e Musk. Sebbene il milionario abbia già in passato dato prova della sua generosità, non si è sottratto nemmeno a esternazioni in cui si è detto contrario a un'eccessiva tassazione delle ricchezze. Questa sua richiesta su Twitter, nello specifico, proverebbe la scarsa fiducia riposta nelle Nazioni Unite e nel WFP. Nonostante ogni anno, nei loro rapporti, dimostrino come impiegano risorse e denaro per combattere la fame, questi organi internazionali non sono esenti da critiche.

Nel frattempo, non ci resta che aspettare e chiedersi se davvero, in futuro, Musk deciderà di onorare la sua "promessa". Una scelta che, di certo, migliorerebbe le condizioni di vita di molte persone.

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