I ricercatori svizzeri creano un dispositivo che produce acqua potabile dall'umidità senza usare energia

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di Lorenzo Mattia Nespoli

02 Luglio 2021

I ricercatori svizzeri creano un dispositivo che produce acqua potabile dall'umidità senza usare energia
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Quante volte ci siamo trovati in situazioni in cui l'umidità intorno a noi è così forte da rappresentare un vero e proprio impedimento al benessere? Pensate a tutte quelle zone o a quelle giornate in cui sembra davvero che l'aria sia più "pesante", tanto da renderci difficoltosa qualsiasi operazione.

Di certo non è piacevole, vero? Tuttavia, c'è chi ha pensato di sfruttare tutta quell'umidità per qualcosa di positivo, ossia per produrre acqua potabile. Come? 24 ore al giorno e senza un grande dispendio energetico, basandosi ovviamente su fonti pulite e rinnovabili.

via Science Advances

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ETH Zurich

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Il Politecnico Federale di Zurigo (ETH) ha sviluppato un apparecchio che potrebbe davvero rivoluzionare la produzione idrica. Sebbene i generatori di acqua atmosferica abbiano fatto la loro comparsa già da anni, quelli presenti sulla scena richiedono molta energia per portare a compimento il processo di estrazione di acqua dall'umidità atmosferica e renderla poi potabile.

Ecco dunque da dove nasce l'alternativa svizzera di cui stiamo per parlarvi. L'ETH di Zurigo, con la sua invenzione, ha deciso proprio di andare oltre ai limiti di utilizzo che, fino a oggi, hanno frenato la diffusione di questi sistemi, innovativi e importanti per moltissime ragioni, carenza idrica fra tutte.

La novità proposta dagli scienziati svizzeri consiste in un condensatore innovativo, che è in grado di funzionare 24 ore al giorno, senza consumare energia. Un apparecchio ben diverso, dunque, dai suoi precedenti simili, che potevano estrarre acqua sfruttando l'escursione termica giorno-notte e dunque limitarsi a funzionare nelle ore notturne.

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ETH Zurich

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Ma come funziona questo sistema rivoluzionario? In suo aiuto, neanche a dirlo, arriva l'energia pulita del sole. Una speciale copertura in vetro, rivestita in polimero e argento, riflette le radiazioni solari e irradia il calore verso l'esterno, e riesce così a raffreddare il dispositivo creando condensa, raccolta in acqua nella parte inferiore.

Tutto questo significa che il sistema potrebbe produrre oltre una quantità d'acqua doppia ogni giorno rispetto ai dispositivi precedenti. I primi test hanno dato risultati incoraggianti, e del resto non è difficile comprendere che le potenzialità di questo apparecchio, se diffuso, sono davvero enormi. Pensate a quanti problemi di siccità e carenza di acqua potabile potrebbe risolvere.

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