Egitto: gli archeologi portano alla luce un tempio di 4.200 anni appartenuto a una regina finora sconosciuta

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di Lorenzo Mattia Nespoli

24 Gennaio 2021

Egitto: gli archeologi portano alla luce un tempio di 4.200 anni appartenuto a una regina finora sconosciuta
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Sembra proprio che la necropoli di Saqqara, in Egitto, sia una fonte pressoché inesauribile di scoperte e meraviglia per gli archeologi che la stanno esplorando e che stanno scoprendo tesori a dir poco inestimabili.

30 sarcofagi perfettamente conservati, svariati e preziosissimi oggetti funerari, una mummia di 2.500 anni: a queste scoperte, che hanno lasciato il mondo intero a bocca aperta, se n'è aggiunta un'altra. Di che si tratta? Di uno strabiliante tempio funerario risalente addirittura a 4.200 anni fa, costruito per una regina di cui finalmente si è svelata l'identità, e di oltre 50 sarcofagi che facevano parte di un'antica città dei morti.

via CBS News

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Ancient Architects/Youtube

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La necropoli di Saqqara rivestiva un'importanza fondamentale nelle sepolture dell'antico Egitto. È lì che, per secoli e secoli, il popolo mediorientale depositò i suoi morti. Va da sé che oggi, per gli archeologi, questo posto a sud della capitale rappresenti un luogo con straordinarie possibilità di fare scoperte e venire a contatto con usanze, reperti e testimonianze.

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Nel 2010 a Saqqara gli studiosi hanno trovato anche una piramide, appartenente con ottime probabilità a una delle mogli del re Teti, anche se sull'origine del manufatto c'era ancora incertezza. A quanto pare, dieci anni dopo, il mistero è stato svelato: grazie alla scoperta di un tempio funerario, il nome della donna è venuto fuori. Si tratta della regina Nearit, moglie di Teti, un personaggio di cui molti studiosi non avevano mai sentito parlare prima d'ora.

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"Con questa regina, aggiungiamo un pezzo importante alla storia egiziana" ha commentato Zahi Hawass, responsabile degli scavi archeologici di Saqqara. Ma le scoperte non sono finite qui.

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Poco distanti dal tempio di Nearit, gli archeologi hanno portato alla luce tre magazzini in cui erano presenti offerte votive portate dai sudditi a Teti e a sua moglie, strumenti utilizzati per costruire il tempio e oltre 50 pozzi funerari con altrettanti sarcofagi in legno.

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Immaginate per un momento di trovarvi davanti a uno spettacolo come questo: non serve certo essere un appassionato di archeologia per comprenderne l'importanza. Questi ultimi oggetti funebri ritrovati a Saqqara sono decisamente più antichi di quelli rinvenuti in precedenza. Molti di essi sono decorati e, con ottime probabilità, contengono mummie conservate secondo le tipiche usanze egizie.

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Manufatti, decorazioni, monili preziosi, un papiro con un capitolo del "Libro dei Morti" e persino un antichissimo "gioco da tavolo" simile agli scacchi hanno fatto da contorno a questi strabilianti ritrovamenti, che hanno letteralmente riscritto un pezzo di storia dell'antico Egitto.

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Con ottime probabilità, non si tratta delle ultime testimonianze che Saqqara sarà in grado di regalare al mondo. Mentre gli scavi proseguono, viene davvero da chiedersi quali (e quante) altre meraviglie siano sepolte lì sotto.

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