Scoperti in Amazzonia migliaia di dipinti risalenti a 12.500 anni fa: è la "Cappella Sistina" rupestre

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di Lorenzo Mattia Nespoli

01 Dicembre 2020

Scoperti in Amazzonia migliaia di dipinti risalenti a 12.500 anni fa: è la "Cappella Sistina" rupestre
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A volte il passato torna davanti ai nostri occhi nei modi più inaspettati. È proprio in quelle occasioni che ci troviamo di fronte a incredibili testimonianze di epoche lontanissime, reperti affascinanti e perfetti per conoscere qualcosa in più sulle nostre origini e sul passato remoto del nostro Pianeta.

Pensate di essere un archeologo e di scoprire, nel bel mezzo della foresta amazzonica colombiana, pareti su pareti di incisioni e dipinti rupestri, opere risalenti a ben 12.500 anni fa e che portano alla luce raffigurazioni di creature estinte appartenenti all'era glaciale. Lo stupore sarebbe fortissimo, ed è proprio quello che hanno provato i ricercatori che sono stati protagonisti di un ritrovamento del genere, in quella che è stata definita la "Cappella Sistina rupestre dell'antichità".

via The Guardian

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Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

Basta il nome di "Cappella Sistina" per far capire la magnificenza del sito archeologico in questione. Sono decine di migliaia i dipinti a tema animale e umano ritrovati in Colombia, in una zona boschiva che si estende per quasi 13 chilometri. Si tratta di incisioni rupestri così numerose e ben conservate che gli archeologi non hanno potuto far altro che paragonarle al meraviglioso ambiente affrescato da Michelangelo.

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Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

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Mastodonti, paleolama, bradipi giganti e "cavalli" preistorici: gli animali raffigurati in questa incredibile "collezione" non lasciano spazio a dubbi sul periodo in cui sono stati realizzati. Probabilmente i loro autori furono alcuni tra i primi esseri umani a mettere piede nella Foresta Amazzonica, e quelle immagini sono delle vere "istantanee" su una civiltà perduta di un mondo totalmente diverso da quello attuale.

Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

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Oltre alla vastità dei dipinti rupestri, la cosa che ha impressionato i ricercatori è l'incredibile abilità delle persone che li hanno realizzati, capaci di arrampicarsi in posizioni alte e scomode per raffigurare le scene. Il sito, che si trova nella Serranía de Lindosa, è poi particolarmente remoto: per raggiungerlo bisogna camminare per circa quattro ore, addentrandosi nelle profondità della foresta, circondati da un ambiente ricco di insidie.

Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

La scoperta, resa nota a novembre 2020, risalirebbe in realtà all'anno precedente, sia per i dovuti accertamenti sia perché è stata svelata in un documentario dedicato a essa, che era in fase di preparazione. «La vastità dei dipinti è talmente grande - hanno commentato i ricercatori del team britannico-colombiano che ha trovato i reperti - che impiegheremo generazioni per studiarli».

Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

Jame Andy - Earth Science TV/Youtube

Un ritrovamento a dir poco sensazionale, che rappresenterebbe soltanto la punta di un iceberg fatto di testimonianze preziosissime che gettano nuova luce su periodi remoti e civiltà perdute. Osservarle è davvero affascinante, così come lo è anche solo pensare alle persone che erano lì, in mezzo alla foresta, ad impegnarsi per raccontare il loro presente.

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Catedral Verde - Floresta Amazonica/Wikimedia

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